Pubblicato il 27 Aprile 2020

Il Governo sta lavorando al piano per la Fase due dell’emergenza sanitaria da coronavirus. La riapertura graduale delle attività commerciali e industriali significherà anche una graduale ripresa della libera circolazione di merci e persone.

La Task Force preposta all’organizzazione del paese post lockdown definisce indirizzi per garantire a tutti di muoversi in sicurezza. Indirizzi che il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture elabora in una bozza.  

Il ruolo dei cittadini

La responsabilità individuale di tutti gli utenti dei servizi di trasporto pubblico rimane – specifica la bozza del Mit – un punto essenziale per garantire il distanziamento sociale, le misure igieniche, nonché prevenire comportamenti che possono aumentare il rischio di contagio.

I cittadini sono invitati a non usare il trasporto pubblico se hanno sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, congiuntivite), dovranno il più possibile acquistare i biglietti in formato elettronico, online o tramite app; igienizzare frequentemente le mani ed evitare di toccarsi il viso nel corso del viaggio, utilizzare le porte di accesso ai mezzi e seguire i percorsi indicati nelle stazioni, mantenendo sempre la distanza di almeno un metro dalle altre persone; sedersi solo nei posti consentiti e utilizzare dispositivi di protezione individuale.

Il trasporto pubblico

La premessa generale, alla base della bozza, è l’adozione di misure di carattere generale, definite “misure di sistema”, che consentano in primis la riduzione dei picchi di traffico nel settore trasporti pubblico collettivo, particolarmente nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione.

Necessario quindi riorganizzare l’ingresso e l’uscita dei lavoratori dagli uffici e dalle aziende in maniera scaglionata per superare la logica delle fasce di punta mettendo a punto orari di lavoro differenziati con ampie finestre di inizio e fine di attività.

Al fine di evitare che le persone si accalchino in metropolitana e alle fermate degli autobus. I tecnici propongono a tal proposito di incentivare i passaggi dei mezzi pubblici per evitare episodi di sovraffollamento connessi alla mobilità dei cittadini. 

Nelle stazioni della metropolitana prevedere differenti flussi di entrata e di uscita, garantendo ai passeggeri adeguata informazione per l’individuazione delle banchine e dell’uscita e il corretto distanziamento sulle banchine e sulle scale mobili. Predisporre sistemi che segnalino il raggiungimento dei livelli di riempimento massimo consentito. Utilizzo dei sistemi di videosorveglianza e/o telecamere intelligenti per monitorare i flussi ed evitare assembramenti, eventualmente con la possibilità di diffusione di messaggi sonori/vocali/scritti. A bordo dei treni applicare marker sui sedili non utilizzabili per mantenere distanza di sicurezza

Anche la tecnologia può essere di supporto: sviluppare app ad hoc in grado di informare i cittadini ad esempio sulla disponibilità di posti sull’autobus in arrivo.  

Va poi incentivata la mobilità dolce, con piste ciclabili temporanee implementati i servizi di sharing. Tra le ipotesi sul tavolo gli incentivi per l’acquisto di biciclette elettriche che l’Esecutivo potrebbe finanziare nel decreto atteso a fine mese.

Trasporto pubblico 

Adottare possibili accorgimenti per la separazione del posto di guida con distanziamenti di almeno un metro dai passeggeri e l’uso di dispostivi di sicurezza da parte del personale addetto. 

La salita e la discesa dei passeggeri dal mezzo deve avvenire secondo flussi separati: negli autobus e nei tram prevedere la salita da una porta e la discesa dall’altra; nei mezzi dotati di tre porte lasciare la porta anteriore riservata al transito dei disabili. Utilizzare idonei tempi di attesa al fine di evitare contatto tra chi scende e chi sale, anche eventualmente con un’apertura differenziata delle porte.

Garantire un numero massimo di passeggeri, in modo da consentire il rispetto della distanza di un metro tra loro, contrassegnando con marker i posti che non possono essere occupati. Per la gestione dell’affollamento del veicolo, il conducente può decidere di saltare alcune fermate. 

Trasporto su rotaia

La bozza prevede sanificazione sistematica dei treni, posizionamento di dispenser di gel igienizzanti su ogni veicolo; obbligo di indossare mascherine e guanti per gli addetti a bordo treno; previsioni di flussi di salita e discesa separate in ogni carrozza.

Sui treni a lunga percorrenza (con prenotazione online), il distanziamento sociale a bordo sarà assicurato attraverso un meccanismo di prenotazione a ‘scacchiera’; applicazione di marker sui sedili non utilizzabili; adozione del biglietto nominativo al fine di identificare tutti i passeggeri e gestire eventuali casi di presenza a bordo di sospetti o conclamati casi di positività al virus; sospensione dei servizi di ristorazione a bordo (welcome drink, bar, ristorante e servizi al posto).

Per la gestione dell’accesso alle stazioni ferroviarie, si prevedono, tra le altre misure, ove possibile, una netta separazione delle porte di entrata e di uscita, in modo da evitare l’incontro di flussi di utenti; interventi gestionali e di contingentamento degli accessi al fine di favorire la distribuzione del pubblico in tutti gli spazi della stazione al fine di evitare affollamenti nelle zone antistanti le banchine fronte binari; previsione di percorsi a senso unico all’interno delle stazioni e nei corridoi fino ai binari, in modo da mantenere separati i flussi di utenti in entrata e uscita, attività di igienizzazione e disinfezione su base quotidiana e sanificazione periodica degli spazi comuni delle stazioni.

Trasporto aereo

Nella mappa predisposta dall’Inail, il trasporto aereo figura con la classe di rischio più alta perché i passeggeri sono “costretti” in spazi esigui.

Gestori e operatori aeroportuali, dei vettori e dei passeggeri, dovranno – secondo la bozza del ministero – gestire l’accesso alle aerostazioni prevedendo, ove possibile, una netta separazione delle porte di entrata e di uscita, in modo da evitare l’incontro di flussi di utenti; favorire la distribuzione del pubblico in tutti gli spazi comuni dell’aeroporto al fine di evitare affollamenti nelle zone antistanti i controlli di sicurezza; prevedere percorsi a senso unico all’interno dell’aeroporto e nei percorsi fino ai gate, in modo da mantenere separati i flussi di utenti in entrata e uscita; obbligo di distanziamento a bordo degli aeromobili, all’interno dei terminal e di tutte le altre facility aeroportuali (es. bus per trasporto passeggeri), da attuarsi da parte di tutti gli addetti e passeggeri.

In volo sarà stabilito l’obbligo di mascherina, i posti di mezzo nelle file da tre non potranno essere occupati e la capienza dei velivoli sarà ridotta del 60 per cento. I Boing 77 di Alitalia da 293 passeggeri potranno accogliere solo 129 persone. Negli aeroporti compariranno mini barriere di plexiglass per tenere le distanze e macchinette automatiche per il controllo dei passaporti, mentre il termoscanner continuerà a filtrare i viaggiatori prima dell’imbarco.

Trasporto marittimo

Anche per le navi, la regola è sempre mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro. A bordo a disposizione di passeggeri e personale materiali per assicurare la corretta e costante igiene e pulizia delle mani, con distributori di disinfettante per le mani. Servizi di pulizia aumentati, mediante macchinari specifici che permettono di realizzare la disinfezione dei locali di bordo. Nelle unità utilizzate dai passeggeri e nei locali pubblici pulizia particolare di pulsanti, maniglie, o tavolini.