Pubblicato il 11 Gennaio 2017

Dal 1° maggio 2016 nei 28 Stati membri dell’Unione europea è entrato in vigore il nuovo pacchetto Codice Doganale dell’Unione, comprensivo di una serie di regolamenti che modificano il quadro di riferimento che regola la procedura per il rilascio dello status di Operatore Economico Autorizzato (AEO) e i relativi benefici. L’Unione Europea ha così avviato una serie di profonde riforme per facilitare gli scambi con il resto del mondo.

Il Codice Doganale dell’Unione prevede che tale status sia attestato, non più con una certificazione ma con due tipi di autorizzazione: AEO/ semplificazioni doganali (AEOC) e AEO/sicurezza (AEOS). I due tipi di autorizzazione sono cumulabili e, quindi, possono essere detenuti contemporaneamente garantendo i benefici connessi con entrambe le autorizzazioni.

Lo status di operatore economico autorizzato (AEO) rafforza la sicurezza della circolazione delle merci sul territorio europeo anche allo scopo di agevolare il passaggio a un sistema di dichiarazioni doganali completamente elettronico e informatizzato entro il 2020. Obiettivo finale è condividere le informazioni comuni in un sistema centralizzato e connesso, offrendo una perfetta visibilità in tempo reale di tutte le merci in entrata e in uscita dall’Europa.

Il quadro normativo SAFE aveva portato alla creazione dello status di operatore economico autorizzato già nel 2008,  ma oggi i nuovi criteri per ottenere la certificazione saranno più esigenti: gli spedizionieri doganali devono provare le loro competenze e la loro esperienza, poiché i possessori di tale certificazione usufruiscono di numerose convenzioni che, oltre ad agevolare le procedure doganali e fiscali, permettono di ridurre la garanzia complessiva a copertura dei debiti doganali, ricevere notifica preventiva dei controlli doganali sulla merce e scegliere il luogo per effettuare tali verifiche.

Possono ottenere lo status tutti gli operatori economici, e i loro partner commerciali, che intervengono nella catena di approvvigionamento internazionale che, nel corso delle loro attività commerciali, prendono parte ad attività disciplinate dalla regolamentazione doganale e si qualificano positivamente rispetto agli altri operatori, in quanto ritenuti affidabili e sicuri nella catena di approvvigionamento.

Il nuovo Codice Doganale dell’Unione rappresenta un punto di svolta anche perché introduce un nuovo principio secondo il quale, dal 2020, i flussi delle dichiarazioni import/export saranno separati dai flussi fisici delle merci.