Pubblicato il 7 Settembre 2021

Il trasporto merci su strada continua a crescere: si prevede che aumenterà di circa il 40% entro il 2030 e più dell’80% entro il 2050. Pertanto l’UE mette in atto strategie per rendere il sistema meno inquinante e più efficiente dal punto di vista energetico.

Sono quattro le azioni principali individuate per supportare il trasporto multimodale:

  • Internalizzazione dei costi esterni per ottenere prezzi adeguati per utenti, operatori e investitori. I costi sociali e ambientali dei trasporti dovrebbero essere pagati in linea con il principio “chi inquina paga”.
  • Investimenti più mirati in infrastrutture per migliori interconnessioni tra le singole reti modali.
  • Una rete informativa più diffusa e adeguata su: traffico, capacità, disponibilità di infrastrutture, carico e posizionamento dei veicoli.
  • Sostegno diretto al Trasporto intermodale, come previsto dalla Direttiva sul Trasporto Combinato (Direttiva 92/106/CEE del Consiglio), per aumentare la competitività del Trasporto combinato.
    Sostegni finanziari al trasporto multimodale/intermodale.

L’Ue agevola il trasporto combinato

Il trasporto combinato è promosso all’interno dell’Unione Europea (UE) attraverso una Direttiva specifica (Direttiva del Consiglio 92/106/CEE) – la Combined Transport (CT) Directive – che mira a promuovere tale modalità eliminando le procedure di autorizzazione e le restrizioni quantitative. Definisce la non applicazione delle restrizioni al cabotaggio stradale sulle tratte stradali e fornisce sostegno finanziario attraverso incentivi fiscali per alcune operazioni. Per poter beneficiare delle disposizioni della Direttiva CT, la circolazione delle merci deve soddisfare diversi criteri specifici relativi al tipo di unità di carico e alle distanze.

La Direttiva CT è supportata da altre politiche dell’UE come quella su pesi e dimensioni, che ammette, per gli stati membri, la circolazione su strada di carico più pesante nelle operazioni di trasporto combinato.