Pubblicato il 6 Giugno 2022

Tenere conto degli sviluppi tecnologici verificatisi a partire dal 2010, come la mobilità connessa e automatizzata, le applicazioni di Mobility as a Service (MaaS) e l’offerta di trasporto multimodale; migliorare la disponibilità e l’interoperabilità dei dati digitali che alimentano tali servizi.

Questi gli obiettivi della proposta di modifica della direttiva relativa alla diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS), proposta dalla Commissione europea a dicembre 2021 e adottata dai Ministri dei Trasporti Ue nell’ultima seduta al fine di accelerare la transizione dell’Unione europea verso un’economia digitale.

Si tratta di un passo importante verso la realizzazione dello spazio comune europeo dei dati sulla mobilità.


Diffusione sistematica e armonizzata dei sistemi ITS

Il testo dell’orientamento generale del Consiglio mantiene l’ambizione di progredire nella diffusione sistematica e armonizzata dei sistemi di trasporto intelligenti procedendo tuttavia in modo graduale, per tenere pienamente conto dei benefici e dei costi indotti.

Il testo conferma gli importanti passi avanti contenuti nella proposta della Commissione rispetto alla direttiva in vigore, rafforzando nel contempo in modo significativo il ruolo degli Stati membri nel decidere le condizioni di attuazione dei nuovi obblighi, specificamente nel determinare la copertura geografica e la tempistica relativa ai dati e ai servizi da fornire.

In tal modo viene operata una distinzione che vede, da un lato, la decisione politica sui tipi di dati indispensabili e i servizi critici da mettere a disposizione — che figurano nell’allegato della direttiva e possono essere modificati mediante atto delegato —, dall’altro, le questioni relative all’attuazione, in particolare lo scaglionamento nel tempo e nello spazio, da stabilire nel quadro di un atto di esecuzione che accompagnerà tale decisione politica.

Il testo dell’orientamento generale chiarisce e precisa inoltre diverse disposizioni della proposta, tra cui il trattamento provvisorio delle situazioni di emergenza, la questione dei dati personali e i principi applicabili all’elaborazione delle specifiche.

Il documento consentirà alla presidenza del Consiglio di avviare i negoziati con il Parlamento europeo non appena quest’ultimo avrà adottato la sua posizione.