Pubblicato il 11 Novembre 2022

Sulla base delle norme per gli aiuti di Stato, la Commissione Europea ha approvato un regime italiano da 500 milioni di euro per aiutare le imprese del trasporto marittimo ad acquistare navi pulite e a zero emissioni e ad ammodernare le navi più inquinanti. La misura contribuisce al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo e del pacchetto “Fit for 55” della Commissione.

Obiettivo degli aiuti sarà incoraggiare le compagnie di navigazione a sostituire le navi esistenti a basse prestazioni ambientali e a ridurre l’uso di combustibili fossili nel settore del trasporto marittimo e sostenere progetti volti ad aumentare le prestazioni ambientali e l’efficienza energetica delle navi che effettuano servizi marittimi a lungo, medio e corto raggio per passeggeri, merci e trasporto combinato e anche di altre navi che operano nei porti italiani.

Acquistare nuove navi e ammodernare quelle esistenti

Il regime notificato dall’Italia – spiega la Commissione Ue a margine del provvedimento – ha una dotazione di 500 milioni di euro e sarà finanziato attraverso il fondo complementare istituito con risorse nazionali per integrare il Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito di una più ampia strategia di modernizzazione dell’economia del Paese.

In particolare, gli aiuti serviranno a finanziare l’acquisto di navi pulite e a zero emissioni, comprese quelle alimentate a elettricità e idrogeno, e l’ammodernamento di navi esistenti.

Grazie all’ammodernamento le navi potranno:

  • utilizzare o aumentare l’uso di biocarburanti e combustibili sintetici (ad esempio carburanti rinnovabili liquidi o gassosi di origine non biologica) in aggiunta o come alternativa ai combustibili fossili;

  • utilizzare la propulsione eolica come alternativa ad altri sistemi di propulsione. La misura sostiene un’ampia gamma di tecnologie che spaziano dall’installazione di batterie e di celle a combustibile fino a sistemi di propulsione eolica.

Il regime sarà aperto alle compagnie di navigazione registrate in Italia che eseguono collegamenti di trasporto marittimo tra un porto italiano e porti europei e/o mediterranei o che operano all’interno di porti italiani. I beneficiari saranno selezionati mediante una procedura aperta, non discriminatoria e trasparente.

Gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette.

L’importo massimo di aiuto per beneficiario è pari al 40% dei costi ammissibili e può essere aumentato fino al 60% per le piccole e medie imprese e al 45% per i progetti riguardanti navi a emissioni zero.

Le norme dell’Ue sugli aiuti di Stato

La Commissione ha valutato la misura sulla base delle norme dell’UE per gli aiuti di Stato, in particolare del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (“TFUE”), che consente agli Stati membri di sostenere lo sviluppo di talune attività economiche a determinate condizioni, e la disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, della tutela dell’ambiente e dell’energia 2022.

La Commissione ha constatato che il regime:

• è necessario e appropriato per sostenere la riduzione delle emissioni nocive nel settore del trasporto marittimo;

• ha un “effetto incentivante” in quanto i beneficiari non realizzerebbero gli investimenti senza il sostegno pubblico;

• ha un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi all’interno dell’UE.

In particolare, l’aiuto è necessario e adeguato affinché l’Italia contribuisca agli obiettivi ambientali dell’UE; è inoltre proporzionato e gli eventuali effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi nell’UE saranno limitati, in quanto il regime è applicabile a tutte le imprese che operano nel settore in questione e a una gamma di tecnologie in grado di apportare i benefici ambientali perseguiti dalla misura garantendo che l’importo dell’aiuto sia ridotto al minimo.