Parlamento ue stop temporaneo multe

Pubblicato il 14 Maggio 2025

Via libera dal Parlamento europeo alla revisione dell’emendamento sui target annuali di riduzione delle emissioni di CO₂ fissati per le autovetture e per i veicoli commerciali di nuova immatricolazione.

Ok dal Parlamento Ue al calcolo su base triennale

La decisione, sostenuta da 458 voti favorevoli contro 101 contrari e 14 astenuti, approva la modifica al Regolamento 2023/85 proposta della Commissione europea, offrendo la possibilità ai costruttori di auto e furgoni di rispettare gli obblighi previsti dalle normative vigenti Ue in materia di emissioni di CO₂ per gli anni 2025, 2026 e 2027, calcolando la media nel triennio anziché in ogni singolo anno.

Questa proposta è stata trattata con procedura d’urgenza dal Parlamento, adottata lo scorso 6 maggio per accelerarne l’adozione, e richiede ora l’approvazione formale del Consiglio per entrare in vigore

Maggiore margine di manovra per le case automotive

L’introduzione di questa maggiore flessibilità per adeguarsi agli standard di conformità ha l’obiettivo di sostenere le case automotive, che potranno così compensare in un secondo momento eventuali eccessi registrati negli anni precedenti, evitando le sanzioni che sarebbero scattate dal 2025. 

Le normative vigenti nell’Unione europea introducono ai produttori di auto e furgoni obiettivi annuali specifici per ridurre le emissioni medie di Co2 dei nuovi veicoli immatricolati, strutturati in cicli di cinque anni. A partire dal 2025, è previsto un calo annuale del 15% rispetto ai livelli del 2021 per il quinquennio successivo.

Questa proposta è stata trattata con procedura d’urgenza dal Parlamento, adottata lo scorso 6 maggio per accelerarne l’adozione, e richiede ora l’approvazione formale del Consiglio per entrare in vigore.

Le reazioni del settore automotive

L’approvazione del Parlamento europeo dello scorso 8 maggio, sebbene accolta come un passo positivo dall’industria automobilistica, è considerata solo un primo passo, poiché rimangono preoccupazioni sulle multe e la necessità di una strategia a lungo termine.

Le associazioni di categoria, come Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e Acea (Associazione europea dei costruttori), in particolare, sottolineano l’importanza di riforme più ampie, che includano infrastrutture, incentivi e un piano completo per la decarbonizzazione, auspicando una revisione normativa più solida e completa in futuro.

Ulteriori critiche sono state sollevate anche da parte delle associazioni dell’autotrasporto, in particolare da Conftrasporto-Confcommercio, che ritiene l’esclusione di camion e autobus dalle politiche ambientali europee un “nuovo errore legislativo dell’Europa”, temendo impatti negativi sull’intera filiera e sulla composizione delle flotte.