Pubblicato il 19 Giugno 2025
L’industria automobilistica europea sta affrontando un periodo di profonde trasformazioni, guidate dalle transizioni verde e digitale, dall’intensificarsi della concorrenza globale e dalle incertezze geopolitiche.
In risposta a questo contesto, lo scorso 17 giugno l’Alleanza delle Regioni Automotive (ARA) ha ospitato una conferenza strategica a Strasburgo, nella cornice della sessione plenaria del Parlamento europeo, sollecitando un sostegno finanziario e strategico più deciso da parte dell’Ue, specialmente in quelle aree industriali maggiormente coinvolte nel processo di transizione.
Gli esiti di questi scambi costituiranno la base per i lavori in vista della prossima conferenza annuale dell’ARA, prevista per il mese di settembre a Monaco di Baviera.
La conferenza ha acquisito particolare rilevanza, soprattutto alla luce della preparazione del prossimo bilancio per il periodo post-2027 e della futura politica di coesione dell’Ue; entrambi considerati cruciali per garantire la competitività regionale.
In questo contesto, i leader regionali e i membri del Parlamento europeo si sono riuniti con l’obiettivo di portare avanti l’attuazione del piano d’azione per l’industria automobilistica europea, valutandone anche i progressi compiuti sin dalla sua adozione.
La discussione, nello specifico, si è focalizzata sul calendario delle principali tappe legislative future per l’attuazione del piano d’azione industriale per il settore automotive, prestando particolare ai temi dell’occupazione, delle competenze e dell’innovazione.
Per sostenere questi impegni, è stato richiesto un maggiore supporto dall’UE per i partenariati di formazione transfrontalieri e per l’istituzione di nuovi programmi di qualificazione professionale. Inoltre, è stata evidenziata l’importanza di una più stretta collaborazione tra autorità pubbliche e industria, al fine di anticipare e rispondere alle future esigenze in termini di competenze.
Contestualmente, è stata riconosciuta la necessità di disporre di finanziamenti specifici per la transizione, destinati in particolare alle regioni strettamente dipendenti dall’industria automobilistica.
In questo scenario, che include gli sforzi per sostenere il futuro della politica di coesione e il ruolo delle regioni nell’attuazione delle politiche dell’UE, è stato enfatizzato il significativo contributo che l’ARA apporta alla trasformazione industriale. Supporto che si manifesta, nel dettaglio, attraverso la creazione e il rafforzamento di ecosistemi dell’innovazione e lo sviluppo di politiche industriali e di mobilità mirate.
Alla luce di tale contesto, un approccio differenziato e territorialmente specifico, capace di considerare le peculiarità delle catene del valore regionali e che veda gli enti locali e regionali quali partner strategici, è considerato strategico per garantire una transizione giusta, equa ed efficace nelle regioni automotive d’Europa.
Con specifico riferimento alla transizione verde, si è invece insistito sull’adozione del principio di neutralità tecnologica, sollecitando l’UE a fornire indicazioni più chiare riguardo agli appalti pubblici e alle strategie di rinnovo della flotta.