Pubblicato il 14 Luglio 2025

L’Intelligenza Artificiale (AI) e la Robotica sono alcuni dei temi affrontati durante l’assemblea annuale di Mesap Innovation Cluster, il Polo Piemontese su Smart Systems e Smart Products che riunisce aziende tra PMI, Centri di ricerca e Grandi Gruppi.

L’edizione di quest’anno, intitolata “BREAKING INDUSTRY – speciale Mesap: la nuova era della manifattura”, ha adottato un formato innovativo, trasformandosi in un vero e proprio notiziario dedicato alla manifattura avanzata.

L’evento, tenutosi lo scorso 8 luglio presso il Centro Congressi Unione Industriali, è stato un’occasione per esplorare i rapidi cambiamenti e le prospettive di un settore in continua evoluzione, offrendo una panoramica completa del mercato italiano con approfondimenti, scenari e “notizie dal futuro”.

La seconda parte dell’evento, l’assemblea pubblica, è stata aperta anche alle non associate, configurandosi come un vero viaggio divulgativo attraverso le breaking news dell’industria, condotto da esperti del mondo accademico, industriale e giornalistico.

Struttura dell’evento e temi affrontati

Come accennato sopra, l’assemblea si è svolta in due fasi distinte. La prima parte è stata riservata alle aziende associate al Polo, con un focus sugli aggiornamenti delle attività interne. La seconda sessione, invece, è stata aperta al pubblico e alle imprese non associate, configurandosi come un percorso informativo e di sensibilizzazione attraverso le notizie più salienti dell’industria.

I temi al centro dell’evento sono stati l’intelligenza artificiale, la robotica, il settore dei semiconduttori, la formazione tecnica e gli scenari globali. 

L’agenda ha incluso, inoltre, interventi istituzionali, una panoramica sulle principali novità globali della manifattura avanzata, un dibattito sulle competenze necessarie per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro, e un’analisi sui rischi e opportunità delle tecnologie in riferimento all’IA e alla robotica nel contesto produttivo.

I lavori si sono conclusi con una tavola rotonda dedicata al futuro della manifattura italiana.

Il ruolo cruciale degli ITS Academy

Una parte significativa delle discussioni ha riguardato il sistema di istruzione tecnologica superiore, in particolare il contributo degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) Academy, scuole biennali di alta specializzazione, accessibili dopo il diploma, che formano in aree tecnologiche strategiche attraverso percorsi sviluppati in collaborazione con imprese, università e centri di ricerca. Coprono dieci settori fondamentali, dall’energia meccatronica.

Nonostante un numero di partecipanti in Italia inferiore rispetto ad altri paesi, gli ITS dimostrano un’elevata efficacia nell’inserimento professionale: il 90% dei diplomati trova lavoro e il 98% in posizioni coerenti con gli studi.

La loro formazione è fortemente orientata a Industria 4.0, includendo percorsi nei settori della realtà aumentata e della manifattura additiva. Come accennato sopra, un punto di forza è la stretta collaborazione con il mondo aziendale: il 90% dei docenti proviene dalle imprese e gli studenti partecipano a visite e workshop settimanali in azienda già dal primo anno.

Analisi del mercato italiano del lavoro

In questo contesto, Sigfrido Pilone, Direttore dell’ITS Academy Mobilità Sostenibile, ha affrontato il tema “Le competenze che servono davvero: come si colma il gap tra domanda e offerta?

Le presentazione ha messo in luce un significativo squilibrio demografico e di competenze nel mercato del lavoro italiano, con ripercussioni anche in Piemonte e Lombardia. Questo fenomeno, comune a livello regionale ed europeo, solleva la preoccupazione di un possibile “deterioramento industriale” dei territori a causa della carenza di giovani. Tra le misure suggerite per contrastarlo vi sono l’immigrazione e politiche di supporto alla famiglia.

Dalle esperienze raccolte, è emerso che i giovani spesso hanno una conoscenza limitata delle mansioni aziendali e dell’ambiente di lavoro, manifestando fragilità emotiva e scarsa autostima, aspetti accentuati dal post-pandemia, ma cercano attivamente aziende con valori condivisibili, desiderano riscontri, riconoscimento e una retribuzione che permetta di realizzare un progetto di vita, oltre a flessibilità e un ambiente di lavoro positivo.

Le imprese, d’altra parte, sono preoccupate che l’istruzione tradizionale non riesca a fornire le competenze adeguate per le nuove mansioni digitali, lamentando nei giovani carenze in metodo, problem solving e ambizione, e osservano che le dimissioni sono spesso motivate da esigenze di maggiore flessibilità e qualità delle relazioni professionali piuttosto che da soli fattori economici.

In questo contesto, gli ITS (Istituti Tecnici Superiori) sono considerati fondamentali per guidare i giovani nel mondo del lavoro in modo strutturato, con l’importanza di un orientamento mirato che inizi già dal quarto anno delle superiori. 

Verso la fabbrica del futuro

Il contributo dell’innovazione tecnologica

Alla luce di tutto questo, l’Intelligenza Artificiale (AI) e la robotica avanzata sono considerate elementi centrali nella visione della “Fabbrica del Futuro”. In merito, Enrico Pisino, CEO di CIM4.0, ha approfondito sfide e opportunità legate all”AI e Smart Robotics nella produzione“.

La robotica avanzata, nel dettaglio, si riferisce a sistemi robotici intelligenti, adattabili e autonomi, pensati per interagire con gli operatori umani e operare in contesti dinamici. Tecnologie oggi essenziali per l’ottimizzazione dei costi, la flessibilità, la qualità, la sicurezza e la sostenibilità.

Guardando al futuro, secondo le stime, si prevede che il mercato globale della robotica avanzata supererà i 150 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale composto del 15%. Una crescita che sarà favorita soprattutto dalla diminuzione dei costi dei robot, dalla carenza di manodopera e dall’invecchiamento della forza lavoro.

In questo scenario, mentre i robot umanoidi sono ancora in fase emergente, i robot mobili autonomi (AMR) e i cobot si stanno avvicinando a una piena integrazione industriale. L’IA generativa, per esempio, trova applicazioni nell’industria automobilistica per accelerare la produzione di schizzi di veicoli, la scoperta di nuove composizioni chimiche per le batterie, la progettazione di microchip e componenti meccanici, e l’ottimizzazione della pianificazione della produzione.

Tuttavia, le imprese sono ancora in fase di sperimentazione e solo il 10% riesce a scalarne l’adozione, con ostacoli legati alla preparazione dei dati e alla gestione dei costi.

Attualmente, la ricerca di punta si concentra sull’AI per la percezione e il controllo, sui sistemi robotici modulari e sulla collaborazione uomo-robot, affrontando sfide come l’adattabilità a contesti reali, la sicurezza e l’efficienza energetica.

Per affrontare questi sviluppi, sarà fondamentale promuovere partnership strategiche con startup, università e fornitori di tecnologia, allineando la strategia robotica agli obiettivi di sostenibilità.