Pubblicato il 11 Settembre 2025

L’industria automobilistica è stata al centro di un significativo incontro tenutosi l’8 settembre a Palazzo Piacentini, a Roma, dove il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’amministratore delegato di Stellantis Antonio Filosa e Roberto Vavassori, presidente di Anfia, si sono riuniti per discutere alcuni temi strategici per il futuro dell’industria automobilistica in Italia ed Europa.

Un incontro che ha posto le basi per un dialogo importante, soprattutto alla luce dell’appuntamento del 12 settembre a Bruxelles, convocato dalla Commissione europea e che vedrà la partecipazione dei più importanti protagonisti dell’industria dell’auto, a esclusione dell’Automotive Regions Alliace (ARA). 

I temi al centro dell’incontro Urso-Filosa-Vavassori

L’incontro tra i vertici del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), di Stellantis e dell’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (Anfia) ha rappresentato un momento di riflessione sulle direzioni che l’industria automobilistica deve intraprendere per affrontare le sfide e cogliere le opportunità emergenti.

Al centro della discussione i temi che toccano l’intero ciclo produttivo, dalla ricerca e sviluppo alla commercializzazione, con un occhio attento alle dinamiche di mercato e alle politiche regolatorie che influenzano il settore.

Il confronto ha inoltre permesso di delineare un quadro delle priorità nazionali all’interno della visione europea. Approfondiamo.

Focus su veicoli commerciali e autovetture di piccole dimensioni

Particolare attenzione è stata rivolta ai veicoli commerciali, segmento in cui è emersa la necessità di aggiornare le normative europee attualmente in vigore, definite come poco realistiche e potenzialmente dannose per la crescita del comparto.

Promuovere le vetture compatte: una priorità nazionale

Un altro argomento di particolare rilevanza è stato quello relativo alle modalità per incentivare la produzione di autovetture di piccole dimensioni, altro segmento riconosciuto come fondamentale per l’economia del nostro Paese. 

Anche per questo comparto, è stata avanzata inoltre l’ipotesi di promuovere un’evoluzione del quadro normativo europeo, con regolamentazioni coerenti alle reali esigenze di consumatori e produttori.

Il principio di neutralità tecnologica: i prossimi passi

Per dare seguito alle tematiche affrontate, i vertici di Mimit, Anfia e Stellantis hanno convenuto sulla necessità di organizzare a breve un nuovo appuntamento con l’obiettivo di esaminare l’aggiornamento dello studio sulla competitività e sulle prospettive dell’intera filiera industriale italiana.

Contestualmente, è stato deciso di intensificare, sempre nei prossimi giorni, il dialogo con la Commissione europea e gli Stati membri.

Un’azione che, in particolare, mira a salvaguardare il principio della neutralità tecnologica e a introdurre una maggiore flessibilità nelle regolamentazioni relative alle emissioni di CO2, sia per i veicoli leggeri che per quelli pesanti.

Un appello congiunto all’azione concreta dell’Ue

L’esito del confronto ha evidenziato un obiettivo condiviso: chiedere alla Commissione europea di trasformare quanto prima il dialogo strategico in azioni concrete e misurabili.

L’intento, nello specifico, è passare dalla fase di discussione e analisi all’effettiva implementazione di politiche che possano nel concreto sostenere e rilanciare l’industria automobilistica italiana ed europea.

Il comparto ha iniziato a far sentire con forza la propria voce. Sarà ora da accertare se le istanze pervenute da Roma troveranno presto un riscontro presso le istituzioni di Bruxelles.