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Pubblicato il 7 Ottobre 2025

Il trasporto su strada in Italia sta vivendo una fase di ricarbonizzazione, con emissioni di CO₂ in aumento del 2,9% rispetto al 2019. È quanto emerge dal primo rapporto dell‘Osservatorio Sunrise, promosso dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), che fotografa un sistema in difficoltà: il parco auto invecchia, i veicoli diventano più pesanti e i consumi di benzina e gasolio crescono.

Nonostante l’incremento dei veicoli elettrici e ibridi, le politiche attuali non sono sufficienti per centrare gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni al 2030. Il rapporto propone scenari futuri e soluzioni concrete per invertire la rotta, puntando su biocarburanti, eco-driving e un ridimensionamento del parco veicolare.

Una nuova fotografia del trasporto su strada in Italia

Coordinato dal professor Ennio Cascetta, presidente del Cluster Trasporti,  lo studio promosso dal  MOST è frutto della collaborazione tra istituzioni, enti accademici e partner industriali – Almaviva, Autostrade per l’Italia, Cassa Depositi e Prestiti, Eni, Fondazione Filippo Caracciolo dell’ACI e Iveco Group – e propone un’analisi inedita della composizione reale del trasporto su strada in Italia, con uno sguardo sia sull’attuale impatto ambientale, sia sulle prospettive al 2030 e 2035.

Uno degli elementi di maggiore discontinuità rispetto alle analisi precedenti riguarda la fotografia del parco veicolare circolante e delle effettive percorrenze sulle diverse tipologie di strada: si è stimato che nel 2024 sono stati effettuati viaggi per circa 520 miliardi di veicoli km, di questi circa 415 miliardi da auto, oltre 56 miliardi da furgoni, circa 30 da mezzi pesanti e la restante parte da motocicli ed autobus.

Inoltre emerge che sono circa 47 milioni i veicoli effettivamente in circolazione, molti meno rispetto al totale registrato: il 12% delle auto e il 32% dei motocicli non circolano. Anche la composizione per classi Euro è diversa da quella ufficiale: i veicoli più vecchi rappresentano una quota ridotta del traffico reale e percorrono pochi chilometri, con solo il 10% dei km annui effettuato da mezzi con oltre 20 anni.

NOx, PM e peso dei veicoli: l’impatto reale del trasporto stradale oggi

L’Osservatorio Sunrise del MOST evidenzia, inoltre, la necessità di aggiornare le stime sulle emissioni di NOx e PM del parco auto circolante. Le valutazioni tradizionali attribuivano al traffico il 57% delle emissioni di NOx e il 14% di PM2.5, ma i nuovi dati mostrano una prevalenza di veicoli Euro 6 e la crescita di ibridi ed elettrici, con impatti ambientali molto più ridotti. Di conseguenza, le quote imputate al trasporto stradale potrebbero essere significativamente inferiori rispetto al passato, portando a una rivalutazione del ruolo del settore nelle emissioni locali e a politiche più precise per migliorare la qualità dell’aria urbana.

Lo studio sottolinea che il peso influisce in maniera significativa sulle emissioni, soprattutto nei veicoli a combustione interna, mentre il mercato dell’ auto sta andando nella direzione di un minor rinnovo del parco auto, dell’aumento dei prezzi e un notevole aumento dei pesi. Tuttavia, l’incidenza del peso sui consumi si riduce nei veicoli elettrici, che grazie alla rigenerazione dell’energia in fase di frenata riescono a compensare, in parte, l’effetto dell’aumento di peso.

Gli scenari futuri: proiezioni al 2030 e oltre

L’Osservatorio dedica ampio spazio allo studio degli scenari futuri, con proiezioni al 2030 e oltre. Le analisi considerano diverse ipotesi evolutive, dalle più ottimistiche alle più pessimistiche, per riflettere l’incertezza che caratterizza la transizione energetica e tecnologica del settore. Il quadro che emerge è chiaro: con le politiche attuali, l’Italia non riuscirà a raggiungere i target fissati dal pacchetto europeo “FIT for 55”. Negli scenari più favorevoli, la riduzione del traffico stradale rispetto al 2024 si attesterebbe attorno al 6%. In quelli meno favorevoli, si registrerebbe un aumento del 7%. In entrambi i casi, il peso emissivo del trasporto merci – in particolare dei mezzi pesanti – tende ad aumentare, poiché le tecnologie alternative come l’elettrico e l’idrogeno stanno appena muovendo i primi passi in questo segmento. Analogamente le emissioni di CO2 si ridurrebbero del -10% (scenario basso) o del – 24% (scenario alto) rispetto ai valori del 2005 (anno di riferimento della direttiva europea), contro il 43% previsto per il 2030 dal pacchetto “FIT for 55”.

Un nuovo quadro per le emissioni del trasporto stradale in Italia

Nonostante lo scenario descritto, il rapporto individua percorsi di intervento concreti e misure  per accelerare la transizione soprattutto nel breve e medio periodo. Tra queste: la diffusione dei biocarburanti, soprattutto per il trasporto pesante; la promozione di stili di guida sostenibili e dell’eco-driving; la riduzione del fenomeno del gigantismo automobilistico attraverso incentivi al ridimensionamento del parco veicolare; e l‘ottimizzazione dei carichi soprattutto per i veicoli commerciali leggeri.

In presenza di un’azione integrata e addizionale alle politiche già in corso e al riconoscimento della neutralità tecnologica e delle emissioni di CO2 sull’intero ciclo WTW (dal pozzo alla ruota) il sistema dei Trasporti su strada potrebbe non solo avvicinarsi agli obiettivi di decarbonizzazione, ma addirittura superare gli obiettivi, con benefici anche in termini di qualità dell’aria. Emerge un quadro nuovo, con un minor peso dei veicoli più vecchi rispetto alle informazioni precedenti. Il trasporto merci incide molto sulle emissioni e tale incidenza è destinata a crescere nel futuro di breve e medio termine.

L’Osservatorio SUNRISE: una piattaforma di conoscenza per le politiche sulla mobilità

“La ricerca continua e il prossimo report prevede aggiornamenti e nuovi dati, oltre a una indagine sui comportamenti di acquisto e uso dell’auto degli italiani”-ha commentato il professor Ennio Cascetta, Coordinatore dell’Osservatorio. “Gli Osservatori di MOST sono uno strumento che, a partire dai dati e da metodologie di analisi trasparenti e condivise, mette a disposizione informazioni oggettive per orientare con maggiore consapevolezza le politiche e le strategie sulla mobilità del futuro”- ha dichiarato invece Ferruccio Resta, Presidente di MOST. “Per questo, desidero ringraziare i nostri soci dell’Osservatorio SUNRISE e i partner accademici, le cui competenze scientifiche e capacità operative hanno reso possibile un contributo di altissimo livello a beneficio del Sistema Paese, frutto di un’alleanza pubblico-privata solida e autorevole”.