Pubblicato il 21 Ottobre 2025

In vista del vertice del Consiglio europeo, fissato per giovedì 23 ottobre a Bruxelles, la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha indirizzato una lettera ai leader nazionali per esporre le priorità dell’Unione in termini di competitività e, in particolare, per chiarire l’orientamento futuro in materia di trasporti.

Nello specifico, il messaggio si concentra sulla gestione del percorso di decarbonizzazione, promettendo un approccio flessibile che potrebbe modificare la traiettoria dell’industria automobilistica europea.

Neutralità tecnologica ed efficienza dei costi

La Commissione europea, per voce della sua presidente Ursula von der Leyen, ha espresso indicazioni essenziali in merito alla calendarizzazione della futura rilettura del regolamento che disciplina i limiti di anidride carbonica per il parco veicoli leggeri, autovetture e furgoni.

Sebbene la scadenza ultima per lo stop alla vendita di nuovi motori a combustione interna alimentati a benzina e diesel sia fissata per il 2035, il processo di revisione normativa è stato significativamente accelerato e si prevede che sia completato entro la fine del 2025.

Questa anticipazione è stata motivata dalla necessità di allineare gli obiettivi di riduzione delle emissioni al mutato scenario energetico e al contesto economico attuale.

In questo delicato riesame, la Commissione ha assicurato che, durante questa operazione, manterrà rigorosamente fede ai principi fondamentali di neutralità tecnologica e di efficienza dei costi.

L’inclusione strategica dei biocarburanti

L’accelerazione dell’iter non rappresenta l’unico elemento di novità.

Il dibattito si è esteso per includere anche una rivalutazione del contributo che i carburanti a bassissimo o nullo contenuto di carbonio potranno apportare nella transizione verso la totale decarbonizzazione del trasporto su strada oltre l’anno 2030.

Tra queste soluzioni innovative, la presidente ha citato specificamente gli e-fuel e i biocarburanti avanzati.

Questo approccio segna l’intenzione di promuovere una coesistenza strategica tra diverse propulsioni energetiche, al fine di rendere la trasformazione industriale più inclusiva e meno onerosa per i vari settori produttivi del continente.

A tal proposito, si sottolinea che l’Italia sta dimostrando un interesse marcato sia per la realizzazione che per la successiva messa in opera di queste alternative di derivazione biologica.

Sostegno anche al settore dei mezzi pesanti

Come accennato sopra, queste manovre normative avvengono in un momento particolarmente critico per l’Europa, caratterizzato da un’intensa competizione globale e da un considerevole aumento dei prezzi dell’energia.

Una situazione che non solo ostacola la competitività industriale, ma rallenta anche l’adozione su larga scala della mobilità elettrica. Per mitigare questo impatto, la Commissione si prepara a proporre interventi strutturali a breve termine per ridurre i prezzi dell’energia nell’Unione, salvaguardando al contempo la parità di condizioni interna.

Particolare attenzione anche per quanto riguarda il segmento del trasporto pesante: la presidente della Commissione Ue ha garantito che il confronto avviato con i produttori si tradurrà in azioni pratiche e concrete destinate ad agevolare il raggiungimento dei loro obiettivi ambientali.