Trasporti, accordo UE sul Clima: rinvio degli ETS2 al 2028

Pubblicato il 14 Novembre 2025

L’UE ha concluso un accordo sulla revisione della legge europea sul clima, raggiungendo l’intesa in Plenaria del Parlamento europeo in merito alla proposta di modifica dell’obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2040.

L’intesa, giunta in seguito alle deliberazioni del Consiglio delle scorse settimane, mantiene l’obiettivo di ridurre le emissioni del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990 – un passo fondamentale verso la neutralità al 2050 -, introducendo elementi di flessibilità per l’industria, in particolar modo per il trasporto su strada.

Il pacchetto climatico europeo, concepito per bilanciare i target ambientali con la competitività industriale, chiarisce anche la posizione UE e il suo contributo (Ndc) per la Cop30, in corso in questi giorni a Belém, in Brasile; passiamo ora in rassegna le principali novità previste dalla proposta di modifica. 

Sistema ETS2 posticipato al 2028

Uno degli snodi più significativi dell’accordo riguarda il settore dei trasporti, che ha ottenuto una concessione chiave. L‘applicazione dell’ETS2, il sistema di scambio delle emissioni che impone un prezzo al carbonio per gli edifici e il trasporto su strada, è stata posticipata di un anno, dal 2027 al 2028.

Questo slittamento temporale agevolerà le imprese del settore, offrendo loro un più ampio margine per adeguarsi alle nuove regole, investire in mezzi a basse emissioni e ad attenuare l’impatto economico della transizione. In merito, il Commissario europeo al Clima, Wopke Hoesktra, ha precisato che l’entrata in vigore di questa proroga è automatica e avverrà contestualmente all’approvazione del target 2040, senza necessità di ulteriori passaggi.

Fino al 5% in più di crediti di carbonio extra Ue

Oltre al rinvio dell’ETS2, l’intesa introduce anche degli strumenti di flessibilità cruciali per la gestione del bilancio delle emissioni. Le economie più energivore e i settori in transizione potranno infatti contare su una maggiore possibilità di compensazione: i Paesi membri potranno utilizzare fino al 5% di crediti di carbonio acquistati a livello internazionale (extra-UE) e un ulteriore 5% per coprire gli sforzi nazionali di riduzione post-2030.

Inoltre, per assicurare un percorso climatico realistico e bilanciato, l’accordo propone anche un sistema di monitoraggio dei progressi. La Commissione europea, in particolare, avrà il compito di eseguire una valutazione periodica e una revisione biennale degli obiettivi prefissati, al fine adeguare le misure ambientali in funzione sia dei risultati effettivamente ottenuti sia delle innovazioni tecniche e delle mutevoli condizioni economiche del mercato.

Il ministro Pichetto Fratin: “un buon compromesso”

Schierandosi tra i 21 Stati membri favorevoli, che rappresentano l’81,9% della popolazione dell’UE, l’Italia ha visto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), Gilberto Pichetto Fratin, definire l’intesa un “buon compromesso” e un “buon accordo”, lodando il fatto che la Commissione abbia riconosciuto la validità e l’equilibrio delle richieste avanzate dalla nazione e dal gruppo di Paesi ad essa allineato.

Tra i successi negoziati citati dal ministro spiccano non solo lo slittamento dell’ETS2 al 2028 e l’incremento fino al 5% dei crediti di carbonio internazionali, ma soprattutto l’introduzione, per la prima volta nella normativa, dei biocarburanti (biofuel).