Pubblicato il 6 Novembre 2025
Il Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo hanno raggiunto un’intesa provvisoria sulla proposta legislativa denominata CountEmissionsEU, segnando un passo cruciale per la chiarezza e la comparabilità dei dati relativi ai gas a effetto serra prodotti dal settore dei trasporti, che include sia il movimento di passeggeri che di merci.
Questo accordo, annunciato il 5 novembre, stabilisce che verrà utilizzato un solo metodo di calcolo per le emissioni. Tale armonizzazione mira a fornire a cittadini e imprese una visione più precisa dell’impronta ambientale dei servizi di trasporto che utilizzano. Allo stesso tempo, il quadro normativo beneficerà anche gli operatori del settore, i quali potranno contabilizzare le proprie emissioni basandosi su uno standard unico e riconosciuto a livello globale.
L’introduzione di questa metodologia comune risponde alla necessità di semplificazione in un panorama che era precedentemente frammentato. Come ha sottolineato Thomas Danielsen, ministro danese dei Trasporti, in precedenza gli operatori si trovavano spesso a dover impiegare sistemi di misurazione diversi. Questa mancanza di uniformità rendeva il compito di contabilizzazione complesso; inoltre, per i consumatori, era difficile distinguere quale servizio fosse realmente più ecologico o sostenibile.
Grazie a questa intesa, che riguarda sia i servizi di trasporto merci che quelli passeggeri, si introduce un sistema di calcolo condiviso, fondato su uno standard di portata mondiale. La metodologia di riferimento selezionata è la norma EN ISO 14083:2023, che definisce i principi e le regole di calcolo universali per le operazioni di trasporto. Più nel dettaglio, il sistema si basa specificamente sul principio noto come “dal pozzo alla ruota” (well-to-wheel), che obbliga a considerare tutte le emissioni di gas serra generate lungo l’intero processo di produzione del carburante, dall’estrazione fino al suo effettivo utilizzo nel servizio di trasporto.
Si sottolinea che la scelta di divulgare pubblicamente le informazioni sulle emissioni generate dai servizi di trasporto rimane a carattere volontario. Tuttavia, nel caso in cui un’azienda decida di calcolare o sia invitata a rendere pubbliche le proprie emissioni, sarà obbligata a impiegare la metodologia univoca definita da CountEmissionsEU.
Per minimizzare gli oneri amministrativi superflui e rendere il quadro normativo di facile impiego per gli operatori, è stata prevista la possibilità di riutilizzare i dati sulle emissioni di gas serra che sono già stati convalidati in conformità con altre normative europee in vigore. Inoltre, è stata dedicata attenzione specifica alle Piccole e Medie Imprese (PMI), con misure pensate per facilitare l’applicazione del regolamento. In merito, la Commissione Europea riceverà l’incarico di sviluppare uno strumento di calcolo gratuito e un manuale operativo, appositamente studiati per assistere le PMI nell’adempimento della normativa.
Il nuovo regolamento si inserisce nell’ambito del più vasto pacchetto sul trasporto merci ecologico, proposto inizialmente nel luglio 2023. Sebbene il trasporto merci sia cruciale per l’economia dell’UE e per il funzionamento del mercato unico, sostenendo catene di approvvigionamento e milioni di posti di lavoro, esso è anche responsabile di circa il 30% di tutte le emissioni di CO2 prodotte dal settore dei trasporti in generale.
Altre iniziative incluse nel pacchetto riguardano le direttive sui pesi e le dimensioni dei veicoli pesanti e un regolamento sull’uso più efficace della capacità ferroviaria. Il Consiglio aveva definito la sua posizione comune su CountEmissionsEU il 4 dicembre 2023, seguito dal Parlamento l’anno successivo, portando all’inizio dei negoziati nel luglio 2025, che hanno culminato nell’accordo odierno.
Affinché l’accordo provvisorio possa entrare in vigore, dovrà ora ottenere l’approvazione formale da parte dei rappresentanti degli Stati membri (il Coreper) e del Parlamento Europeo.