Pubblicato il 21 Dicembre 2022

A ottobre 2022 i dati Istat indicano che la produzione dell’industria automotive italiana ha registrato una crescita del 9,4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mentre nei primi dieci mesi del 2022 diminuisce dello 0,2%.

Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una variazione positiva del 16,6% a ottobre 2022 e diminuisce dello 0,8% nei primi dieci mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi aumenta del 19,8% nel mese e del 3,4% nel cumulato, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori cresce del 2,9% a ottobre e dello 0,1% nel cumulato 2022.

Secondo i dati preliminari di Anfia, la produzione domestica delle sole autovetture risulta in aumento del 14,9% nel mese di ottobre e del 5,2% nei primi dieci mesi del 2022.

“Il 2022 sta per concludersi ed è quindi tempo di bilanci e di piani per il nuovo anno – commenta Gianmarco Giorda, Direttore di Anfia –. La filiera produttiva automotive può contare sulla linea di continuità adottata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy rispetto all’operato del precedente governo. Ci sono risorse e strumenti per affrontare la transizione energetica del comparto e c’è l’intento di apportare correttivi e modifiche laddove necessario, dalla ricalibratura dei fondi già stanziati per gli investimenti (14 miliardi di euro tra Fondo automotive e PNRR) alla rimodulazione degli accordi per l’innovazione e dei contratti di sviluppo. Riguardo ai 250 milioni di euro da noi stimati come ‘avanzo’ degli incentivi 2022 destinati all’acquisto di auto elettriche abbiamo chiesto che queste risorse vengano reinvestite nel settore l’anno successivo”.

Fatturato dell’automotive stabile nei primi nove mesi 2022

Considerano l’intervallo gennaio-agosto 2022 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 11,2 miliardi di euro, mentre l’import vale 15,6 miliardi. Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 19%, seguiti da Germania (15,3%) e Francia (13,2%).

Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 15,2 miliardi di euro, con un saldo positivo di 3,3 miliardi. Il fatturato del settore automotive nel suo complesso presenta una variazione positiva del 35,4% a settembre (ultimo dato disponibile), grazie a una componente interna in crescita del 41,6% (+27,6% la componente estera).

Nel periodo gennaio-settembre 2022, il fatturato rimane stabile (-4,6% il fatturato interno e +6,4% quello estero). Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta una contrazione del 27,1% nel mese di settembre, a causa di una componente interna a -37,6% e di una componente estera a -18%. Nei primi nove mesi del 2022 l’indice del fatturato di questo comparto registra una crescita del 2,7% (+1,8% la componente interna e +3,5% la componente estera).