Pubblicato il 30 Novembre 2021

Il trasporto merci oggi è chiamato a rispondere alle sfide definite dagli ambiziosi obiettivi europei per la sostenibilità. Questo il tema al centro dell’intervento di Ennio CascettaPresidente Cluster Trasporti Italia e ordinario di Infrastrutture e Sistemi di Trasporto Università Mercatorum – nel corso dell’assemblea dell’associazione Anita “RIEVOLUZIONE – Verso un nuovo modello di filiera efficiente e collaborativa”, in svolgimento oggi a Roma.

 

A differenza del trasporto passeggeri, il comparto merci oggi segnala una significativa ripresa, anche grazie al grande sviluppo dell’e-commerce, ha spiegato Cascetta.
Dopo la flessione in piena pandemia, i dati più recenti del traffico pesante sulle autostrade segnalano una crescita fino al 6%.  E il quadro presenta modifiche strutturali delle modalità di consumo, con il player dell’e-commerce che abbandona il suo ruolo marginale con tassi di crescita, nell’ultimo anno, del 26%.



Il parco autocarri italiano rappresenta l’8% del parco di tutti i veicoli stradali: tale quota però produce il 40% delle emissioni totali di Co2.
“Il ruolo che gioca il trasporto merci nelle emissioni di gas serra è considerevole –  ha sottolineato Cascetta – ma si può fare molto per ridurre tale impatto, lavorando sull’inefficienza anche attraverso l’innovazione tecnologica”.



La settima rivoluzione dei trasporti

Oggi stiamo entrando nella settima rivoluzione dei trasporti, una fase caratterizzata da tre grandi direttrici:

  • decarbonizzazione
  • veicoli autonomi e connessi
  • nuovi servizi di mobilità (MaaS)

“Gli obiettivi legati alla decarbonizzazione sono ben definiti e ambiziosi – ha spiegato il presidente del Cluster – ma non conosciamo la strada che potrà condurci al traguardo e dobbiamo fare il meglio con ciò che abbiamo. Quando prendiamo in considerazione le emissioni di Co2 di un veicolo non possiamo limitarci al percorso serbatoio-ruota, ma dobbiamo analizzare anche il processo di produzione. Ad esempio, non possiamo dire che un veicolo elettrico produce zero emissioni perché in molti Paesi il carbone interviene nel percorso di produzione di energia elettrica. Metriche diverse intervengono sulle dinamiche acquisto. L’Europa, invece, pone limiti considerando solo emissioni da serbatoio a ruota”.


Sul fronte guida autonoma e connessa, nuovi importanti traguardi sono all’orizzonte grazie agli sviluppi collegati a intelligenza artificiale e platooning. “I camion di nuova generazione sono praticamente astronavi – ha detto Cascetta – la nuova tecnologia a bordo rivoluzionerà la guida”.

Infine, i nuovi servizi mobilità collegati a piattaforme digitali che offrono sempre più servizi agli utenti, una dimensione tecnologica che si sta sviluppando sempre più velocemente per i passeggeri ma che non vede una crescita altrettanto significativa per il comparto merci, dove invece potrebbe fare la differenza favorendo l’incontro in tempo reale di domanda e offerta.

“La logistica non è solo un costo ma può contribuire alla creazione di valore attraverso la gestione in chiave strategica delle relazioni tra domanda e offerta, – ha concluso Cascetta –. Le inefficienze dei fornitori e dei clienti minano la sostenibilità economica del business e perciò è importante puntare all’efficienza e alla sostenibilità dell’intera supply chain. Le innovazioni tecnologiche in atto possono aiutare subito a ridurre le emissioni del trasporto merci”.

 

 

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