Pubblicato il 15 Maggio 2017

Un’auto intelligente, un veicolo connesso, geolocalizzato e cybersicuro al servizio di una mobilità sempre più sostenibile. Questi sono gli obiettivi del programma di ricerca e di sviluppo elaborato da Fiat Chrysler e dal Centro ricerche Fiat, oggetto di un protocollo d’intesa fra il Ministero dello sviluppo economico, la Provincia autonoma di Trento e le Regioni Piemonte, Campania e Abruzzo, approvato dalla Giunta trentina, su proposta del governatore, Ugo Rossi, e del vicepresidente, Alessandro Olivi.

Nei mesi scorsi infatti sono stati attivati tavoli di confronto fra l’amministrazione provinciale e le società FCA Italy e CRF per valutare l’interesse del Trentino ad intervenire finanziariamente con risorse pubbliche per sostenere il progetto, con il coinvolgimento di una decina di aziende  locali attive nel campo delle Ict e della meccatronica. Il Trentino è coinvolto per la parte che riguarda VeGa, ovvero i cyber-veicolo, con un piano finanziario che di massima prevede una spesa di 5,3 mln di euro per un progetto da realizzare al Polo della meccatronica di Rovereto e un contributo della Provincia di Trento che sarà al massimo il 20% dell’investimento.

“Il settore della mobilità sostenibile – ha commentato Alessandro Olivi – è molto caro al Trentino, ma quello che ci attendiamo è anche un coinvolgimento della ricerca e delle imprese locali, in particolare quelle del Polo della meccatronica”. Il protocollo sarà firmato a Roma.

Il testo del protocollo d’intesa prevede che, “con riferimento al Piano d’Impresa, FCA ltaly e CRF si impegnano a definire, entro il 2017, con la società di sistema Trentino Sviluppo  spa, uno specifico piano finalizzato a promuovere e a rafforzare il Polo della Meccatronica di Rovereto. Tale piano dovrà individuare le aree di comune interesse e le azioni concrete da attivare in sinergia con gli attori pubblici e privati del territorio, incluso un progetto di insediamento, da realizzare entro il 2018 presso il Polo della Meccatronica, di un nucleo di persone che si occupino dello sviluppo e della sperimentazione di attività inerenti il progetto ‘Veicoli digitali su strade Digitali’. Inoltre, FCA ltaly e CRF, attraverso il coinvolgimento di attori locali dell’industria, della ricerca e delle infrastrutture autostradali, attiveranno una serie di iniziative finalizzate allo sviluppo del territorio sui temi della mobilità sicura, efficiente ed intelligente, per dare al Trentino un ruolo di primo piano nell’ambito della sperimentazione delle tecnologie abilitanti i sistemi cooperativi. Le società si impegnano, altresì, a coinvolgere almeno 10 aziende locali attive nell’ambito Ict e della meccatronica, con l’obiettivo di creare opportunità di filiera con ricadute locali in termini di progettualità congiunta ed ampliamento delle competenze per lo sviluppo di prodotti innovativi. Sul fronte occupazionale, l’azienda si impegna, entro la conclusione del progetto, ad aumentare gli attuali livelli occupazionali di almeno il 10% e a mantenerli stabili, fino al 2022”.

In Italia il settore automotive rappresenta uno dei principali assi portanti dell’intero comparto manifatturiero, con un fatturato totale di 82,5 miliardi di euro, pari al 5,1% del Pil e investimenti in ricerca e sviluppo per circa 3 miliardi di euro all’anno. La filiera è composta da circa 3.200 imprese e gli addetti negli stabilimenti dei produttori e dei fornitori, pari a 1,2 milioni, incidono per circa il 10% sugli addetti nel settore in Europa. L’Italia è il settimo paese produttore di autoveicoli in Europa. Nel 2016 la produzione industriale del settore automotive ha registrato un aumento di circa il 9% rispetto all’anno precedente, attestandosi su 1,1 milioni di veicoli prodotti.

Il settore della mobilità, a livello globale, è chiamato dal canto suo ad affrontare una profonda trasformazione, ed in ambito EUCAR (European Council for Automotive R&D) i costruttori di automobili hanno identificato come priorità di Ricerca e Sviluppo per l’intero settore automotive i sistemi di propulsione sostenibile, mobilità sicura ed integrata, accessibilità e competitività. Nell’ambito dei suddetti filoni tematici le linee di ricerca su cui concentrare le attività di ricerca e sviluppo sono indirizzate verso: soluzioni powertrain e veicolo a basso impatto ambientale ed elevata efficienza; approcci innovativi e sostenibili per sviluppare e produrre veicoli in Italia/Europa in grado di competere nel mercato mondiale; veicoli sicuri e smart per persone e merci, integrati in modo cyber-sicuro nei sistemi intelligenti del trasporto, per muoversi verso una mobilità inclusiva, con massima efficienza e sempre minore incidentalità.

A livello europeo, il Programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione 2014 2020 (Horizon 2020), in particolare il programma “Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali” (secondo pilastro della Strategia industrial leadership) individua tra le aree prioritarie di intervento:

– i materiali avanzati che possono introdurre nuove funzionalità e proprietà migliorate, e allo stesso tempo, aggiungere valore ai prodotti e ai processi esistenti, con un approccio sostenibile;

– la produzione e lavorazione avanzata per la riemersione del settore manifatturiero dell’UE come parte della nuova economia sostenibile – in termini tecnici, ambientali e sociali – attraverso la continua innovazione nei prodotti e nei processi di base. Le attività previste dal Programma quadro, basate su programmi di ricerca e innovazione definiti dai settori produttivi, insieme con la comunità di ricerca, e con un forte accento sulla promozione degli investimenti da parte del settore privato, riguardano l’intera catena dell’innovazione, con livelli di Technology Readiness che vanno dai livelli medi ai livelli elevati che precedono la produzione di massa.

A livello nazionale, il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in applicazione della normativa comunitaria riguardante la programmazione 2014-2020 dei fondi di sviluppo e di investimento europei (fondi SIE), ha definito a sua volta, in materia di ricerca e innovazione, una Strategia nazionale di specializzazione intelligente, intesa come strategia di innovazione nazionale che individua specifiche aree tematiche prioritarie di intervento che riflettono un elevato potenziale imprenditoriale in termini di posizionamento competitivo, in grado di rispondere alle opportunità emergenti e ai futuri sviluppi del mercato. In particolare, tale strategia nazionale di specializzazione intelligente individua, tra le aree tematiche prioritarie di intervento, quella relativa a “Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente” e quella relativa a “Agenda digitale, smart communities e sistemi di mobilità intelligente”, finalizzate a combinare lo sviluppo produttivo con la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica e digitale, con riferimento alla ricerca di soluzioni tecnologiche destinate a ottimizzare i processi produttivi, i sistemi di mobilità e a sviluppare metodi di produzione avanzati e prodotti realizzati con nuovi materiali, attraverso l’utilizzo della meccatronica, della robotica e di tecnologie ICT avanzate.