Pubblicato il 15 Settembre 2025
Il 12 settembre Bruxelles ha ospitato il terzo Dialogo Strategico sul futuro dell’automotive, presieduto dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Un incontro che ha riunito importanti esponenti dell’industria automobilistica, tra cui il presidente di Acea e amministratore delegato di Mercedes, Ola Kallenius, e il presidente di Stellantis, John Elkann.
Al centro dei colloqui, la necessità di agire rapidamente per attuare il Piano d’Azione per l’automobile, alla luce del contesto di trasformazioni tecnologiche e di crescente competizione trainata dalle dinamiche geopolitiche.
Tra gli argomenti affrontati vi è l’aggiornamento sulla revisione prevista del regolamento sulle emissioni di CO2. Non cambia invece l’obiettivo zero emissioni nette per le auto immesse sul mercato, fissato al 2035.
Su sollecitazione dell’industria, si è peròi discusso della fattibilità di continuare a utilizzare alimentazioni ibride, plug-in e range extender anche oltre la scadenza del 2035, in base al principio di neutralità tecnologica.
Un altro tema ha riguardato l’iniziativa dell’Unione europea volta a promuovere vetture elettriche di piccole dimensioni, dal prezzo accessibile e fabbricate in Europa.
Tra i temi al centro dei colloqui anche l’accelerazione dell’innovazione nei veicoli autonomi e connessi e il rafforzamento della capacità produttiva di batterie.
Un passo significativo è stato compiuto con la firma di un memorandum d’intesa da parte dei Commissari Ekaterina Zaharieva e Apostolos Tzitzikostas e del settore con l’obiettivo di intensificare la ricerca e l’innovazione nel settore, con la visione ambiziosa di posizionare l’Europa come leader nella mobilità sostenibile e intelligente entro il 2035 e oltre.
Per affrontare le esigenze del settore, il protocollo vede, nel dettaglio, la collaborazione tra l’associazione 2Zero (impegnata nel trasporto su strada a emissioni zero), l’associazione CCAM (che si occupa di mobilità connessa, cooperativa e automatizzata) e l’associazione BATT4EU (incentrata sull’innovazione nella catena del valore delle batterie).
I prossimi due anni, in particolare, saranno cruciali per consolidare la leadership tecnologica nei veicoli connessi e autonomi. Un intervento ambizioso e che richiede un coordinamento più efficace delle priorità di investimento per lo sviluppo di software, hardware, modelli di intelligenza artificiale ed ecosistemi di guida autonoma.
A tal fine, durante il dialogo strategico è stata lanciata l’Alleanza Europea dei Veicoli Connessi e Autonomi (ECAVA), un nuovo forum destinato a stabilire un’agenda industriale condivisa. La vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen è stata incaricata di convocare la prima riunione entro la fine di ottobre per avviare concretamente i lavori.
L’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA) ha riconosciuto alcune “timide aperture” dal dialogo Ue, ma ha sottolineato l’urgenza di definire obiettivi e scadenze più concreti.
In merito, l’associazione si è impegnata a presentare alla Commissione Europea, entro la fine dell’anno, proposte dettagliate per rivedere i target di riduzione delle emissioni di CO2 per il 2030 e il 2035.
Le priorità includono, nello specifico, la decarbonizzazione dei trasporti e della mobilità, la tutela della filiera produttiva europea, la sovranità tecnologica e la valorizzazione del “Made in Ue”.