Pubblicato il 22 Ottobre 2020

La Commissione europea ha presentato un piano da 9 miliardi per finanziare interventi green e digital nei Balcani occidentali.

I finanziamenti arriveranno dallo strumento di preadesione IPA III per il periodo 2021-2027. Oltre al ricorso a IPA III, Bruxelles intende anche fornire garanzie per ridurre il rischio per gli investitori, attraverso la Nuova garanzia per i Balcani occidentali.

Grazie ad un effetto leva, il piano da 9 miliardi di finanziamenti dovrebbe essere in grado di generare, stima l’Unione Europea, nel prossimo decennio investimenti per 20 miliardi di euro.

Il piano, ha spiegato il commissario UE per il vicinato e l’allargamento, Olivér Várhelyi, “offre anche un percorso per un’integrazione economica regionale per contribuire ad accelerare la convergenza con l’UE e colmare il divario di sviluppo tra le nostre regioni, accelerando in ultima analisi il processo di integrazione dell’UE”.

Le “flagship” su cui potranno essere impiegati i finanziamenti UE sono dieci:

  • Connessioni infrastrutturali viarie est-ovest 
  • Collegamenti infrastrutturali viari nord-sud
  • Collegamenti viari con le regioni costiere 
  • Sviluppo delle energie rinnovabili;
  • Transizione dal carbone;
  • Ristrutturazione di edifici pubblici e privati ​​per aumentare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra, in linea con la renovation wave dell’UE;
  • Creazione di infrastrutture per la gestione dei rifiuti e il trattamento delle acque reflue;
  • Lancio dell’infrastruttura a banda larga;
  • Investimenti nel settore privato per aumentare la competitività e l’innovazione soprattutto delle PMI;
  • Una garanzia per i giovani