Pubblicato il 3 Gennaio 2023

Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (Cipess) ha dato il via libera a 4,55 miliardi di euro per investimenti del Contratto di programma Anas, rendendo disponibili i fondi stanziati dalla Legge di Bilancio 2022.

Gli investimenti – spiega il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – saranno così ripartiti:

• oltre 2 miliardi alle nuove opere;
• oltre 1,8 miliardi di euro destinati alla manutenzione programmata;
• 174 milioni di euro per il monitoraggio dei ponti e delle gallerie, investimento;
• 170 milioni di euro per lavori di progettazione;
• 167,37 milioni di euro per gli interventi ricompresi nell’8° stralcio del Piano sisma;
• 123,99 milioni di euro per maggiori esigenze lavori in corso;
• 30 milioni di euro per fondo interventi non programmati;
• 24,02 milioni di euro per investimenti tecnologici.

Il dettaglio della ripartizione dei fondi

Per quanto riguarda le nuove opere, in particolare, sono previsti 21 interventi immediatamente cantierabili per un investimento complessivo di oltre 2,3 miliardi di euro (di cui oltre 778 milioni coperti dalle risorse della Legge di bilancio 2022), e 29 interventi con avanzato stato di progettazione per un valore investimento di altrettanti 2,3 miliardi di euro (di cui 1,3 miliardi coperti dalla Legge di bilancio 2022), che si stima possano essere appaltati a partire dai primi mesi del 2023.

Particolare attenzione anche alla salvaguardia del patrimonio esistente di ponti e viadotti Anas, il cui investimento per ulteriori 174 milioni di euro si aggiunge ai 275 milioni di euro del “Fondo Complementare” connesso al PNRR per il Programma SHM (Structural Health Monitoring) per la manutenzione predittiva.

Assegnata anche una quota consistente di risorse relative alla manutenzione programmata per un totale di quasi il 40% dei fondi.

La proposta di allocazione dei fondi della legge di bilancio 2022, in particolare per le nuove opere – spiega il MIT – è stata formulata in funzione dello sviluppo del livello progettuale utile per l’appalto e dello sviluppo dell’iter autorizzativo; con tali presupposti si sono allocate le risorse sulle annualità 2022 e 2023.