Pubblicato il 8 Agosto 2020

Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15/07/2020 il decreto che definisce i criteri, le condizioni e le procedure per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare.

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali relative a:

  1. a) innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili);
  2. b) progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
  3. c) sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
  4. d) strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
  5. e) sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
  6. f) sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

I progetti ammissibili inoltre devono:

  1.  essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
  2.  prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500 mila e non superiori a euro 2 milioni;
  3.  avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.

La dimensione finanziaria dei progetti deve essere compresa tra un minimo di 500mila euro e un massimo di 2 milioni di euro.

Finanziamenti agevolati del FRI, per il 50% delle spese e dei costi ammissibili di progetto.

Contributi alla spesa, in misura delle seguenti percentuali delle spese e dei costi ammissibili di progetto:

  • 20% per le micro e piccole imprese, e per gli organismi di ricerca
  • 15% per le medie imprese;
  • 10% per le grandi imprese.

Le agevolazioni saranno concesse sulla base si una procedura valutativa con procedimento a sportello. Le istanze quindi potranno accedere alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le domande presentate nello stesso giorno saranno considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’orario di presentazione.

Il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande saranno definite dal Ministero con successivo provvedimento.