Pubblicato il 7 Ottobre 2025
Dal 1 al 3 ottobre si è tenuta a Rho Fiera Milano la 12ª edizione di Expo Ferroviaria, l’appuntamento internazionale dedicato alle tecnologie, ai prodotti e ai sistemi per il trasporto su ferro. Un evento che ha riunito operatori, istituzioni, aziende e stakeholder del settore per fare il punto sull’evoluzione del comparto ferroviario, tra innovazione, sostenibilità e nuove sfide regolatorie. Ecco cosa è emerso.
Uno dei momenti più attesi di Expo Ferroviaria 2025 è stata la presentazione dello studio condotto dal Centro di ricerca GREEN dell’Università Bocconi, commissionato da SNCF Voyages Italia, sull’attuale stato del mercato dell’Alta Velocità (AV) in Italia.
Dallo studio è emerso un quadro chiaro: il potenziale di crescita esiste, ma è ancora limitato da ostacoli infrastrutturali e regolatori. A differenza di Francia e Spagna, l’Italia mostra un gap competitivo dovuto a un accesso non equo alla rete AV e a criteri penalizzanti per i nuovi entranti.
SNCF Voyages Italia si propone come possibile terzo operatore AV nel nostro Paese, con 9 collegamenti giornalieri fra Torino e Napoli e 4 fra Torino e Venezia. Secondo l’analisi della Bocconi, l’ingresso genererebbe benefici stimati in 482 milioni di euro l’anno a regime:
In occasione dell’inaugurazione della fiera, Trenitalia e Alstom hanno presentato un nuovo treno regionale ad alta velocità, in grado di raggiungere i 200 km/h. Il convoglio, appartenente alla famiglia Coradia Stream, è destinato a entrare in servizio in Toscana, Umbria e Lazio.
Design a pianale ribassato, modularità e interni personalizzabili rendono questo treno moderno, accessibile e performante. Gianpiero Strisciuglio (AD Trenitalia) ha ricordato che il progetto fa parte di un investimento complessivo di 7 miliardi di euro per rinnovare entro il 2027 l’80% della flotta regionale.
Durante la seconda giornata, Aldo Isi, AD di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), ha sottolineato l’impegno crescente verso la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria esistente, con 3,5 miliardi di euro stanziati su un totale di 10 miliardi di investimenti.
Un approccio definito “visione ampia”, che non tralascia le nuove opere ma mette al centro la cura costante dei 17mila km di rete. Il tutto in sinergia con personale interno, associazioni di categoria e grandi imprese, per garantire sicurezza e affidabilità al sistema.
Nel campo della logistica ferroviaria, Fs Logistix ha presentato il sistema Digital Automatic Coupling (DAC), una nuova tecnologia per l’aggancio automatico e intelligente dei carri merci.
Il progetto, sviluppato con Europe’s Rail Joint Undertaking e Dellner, punta a digitalizzare e automatizzare il trasporto merci, aumentando efficienza, sicurezza e competitività. Si tratta della prima sperimentazione italiana del sistema DAC, destinato a diventare standard europeo per la mobilità sostenibile delle merci.
Un altro progetto ad alta sostenibilità è stato svelato da Sitav, con la locomotiva Fenhyce, alimentata a idrogeno tramite celle a combustibile. Con una potenza massima di 450 kW e una capacità di traino fino a 1700 tonnellate, il mezzo è pensato per il trasporto merci su ferro e per l’ultimo miglio.
Oltre alle emissioni zero, Fenhyce integra un sistema di diagnostica intelligente per il controllo in tempo reale del veicolo, facilitando la manutenzione predittiva. Il progetto, avviato 4 anni fa, è in fase di validazione tecnologica e omologazione.
Spazio anche al trasporto urbano con la presentazione del tram elettrico Škoda ForCity Classic, destinato alla nuova linea T2 Bergamo–Villa d’Almè, frutto della collaborazione tra Škoda Group e TEB (Tramvie Elettriche Bergamasche).
Secondo l’assessore ai Trasporti della Lombardia, Franco Lucente, il progetto incarna la mobilità interconnessa e sostenibile del futuro, grazie a 10 nuovi tram elettrici da 33 metri, capaci di trasportare fino a 281 passeggeri. L’intermodalità e l’efficienza saranno i pilastri per una rete più moderna e vicina ai cittadini.
Expo Ferroviaria 2025 si conferma un punto di riferimento per l’innovazione del settore ferroviario. Alta velocità, regionali, merci, tram e logistica: ogni segmento ha mostrato segnali chiari di evoluzione tecnologica, sostenibilità ambientale e apertura alla concorrenza.
Il futuro della ferrovia italiana passa da investimenti strategici, nuove sinergie e una visione integrata del sistema di trasporto, sempre più orientato all’efficienza e al benessere dei cittadini e del territorio.