Pubblicato il 9 Giugno 2022

L’8 giugno il Parlamento europeo, riunito a Strasburgo, ha respinto la relazione sull’Emissions Trading System (ETS) con 365 voti contrari, 265 voti favorevoli e 34 astensioni.
Il Parlamento ha rinviato la relazione, insieme alle relazioni interconnesse sul Carbon Border Adjustment Mechanism e sul Social Climate Fund, alla commissione per l’ambiente.

La Community of European Railway and Infrastructure Companies (CER), comunità che raggruppa le compagnie e i gestori ferroviari europei, ha espresso l’auspicio che il Parlamento raggiunga un accordo e approvi una posizione a sostegno dell’estensione graduale dell’ETS alle emissioni di tutti i mezzi di trasporto, con il passaggio all’asta del 100% delle quote in tutti i settori.

Ciò non solo contribuirà a uniformare le regole del gioco per tutte le modalità di trasporto, ma offrirà un’opportunità unica per ridurre la dipendenza dell’Unione europea dai combustibili fossili importati grazie a una più ampia diffusione delle opzioni di mobilità efficiente dal punto di vista energetico e a una più rapida diffusione delle energie rinnovabili nei trasporti.

Entrate ETS per finanziare infrastrutture e mobilità sostenibili

CER incoraggia il Parlamento a capitalizzare le entrate dell’ETS, che genereranno entrate sostanziali per i governi nazionali. L’attuale relazione della Commissione Ambiente del Parlamento Ue richiede agli Stati membri di utilizzare almeno il 10% delle entrate generate dalla vendita all’asta delle quote per lo sviluppo del trasporto pubblico, in particolare il trasporto ferroviario sostenibile di passeggeri e merci.

“È essenziale che i ricavi dell’ETS siano pienamente utilizzati per promuovere la mitigazione climatica e una giusta transizione – dichiara il direttore esecutivo di CER Alberto Mazzola –. Ci auguriamo che il Parlamento europeo approvi una posizione a sostegno dell’estensione dell’ETS ad altri settori dei trasporti e dell’utilizzo delle entrate per fornire supporto sociale. Ciò colmerà il divario delle emissioni dei trasporti proteggendo al contempo i più vulnerabili dalla povertà dei trasporti”.

Le entrate dell’ETS e il Social Climate Fund sono strumenti per fornire sostegno alle famiglie più vulnerabili fornendo opzioni di mobilità pulite ed eque. Le proposte sulle entrate – sottolinea CER – sono particolarmente tempestive poiché l’UE sta discutendo le esigenze di investimento della rete TEN-T.

Le entrate dell’ETS fornirebbero ai bilanci dell’UE e nazionali importi annuali per cofinanziare investimenti in infrastrutture ferroviarie e flotte per mettere in atto i servizi ferroviari richiesti dalla strategia dell’UE per una mobilità sostenibile e intelligente.