Pubblicato il 26 Maggio 2023

Siglato un protocollo d’intesa per lo sviluppo di reti di comunicazione di nuova generazione.

Occorreranno tre anni per portare a termine il progetto che garantirà anche in aree isolate la connessione veloce tramite fibra ottica e 5g.

A realizzare la rete saranno le Ferrovie dello Stato. Il protocollo d’intesa è stato firmato tra l’Amministratore delegato di Fs Luigi Ferraris, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

In sostanza si prevede la realizzazione di un backhauling in fibra ottica e di un’infrastruttura radiomobile 5G, di proprietà pubblica, con priorità lungo le tratte ad alta velocità.

Il progetto si avvale di un cofinanziamento del valore di 550 milioni di euro e viaggerà di pari passo all’ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie messo in campo, per i prossimi tre anni, dal polo infrastrutture di Fs.

Gli obiettivi

Tre gli obiettivi che si pone il progetto. Il primo è sfruttare la capillarità della rete ferroviaria per posare un cavo a fibre ottiche a uso pubblico, che, con un’estensione fino a 16.000 km, possa favorire lo sviluppo di reti di comunicazione di nuova generazione, fisse e mobili, a beneficio dell’intero sistema Paese, a partire dalle aree dove ancora oggi sussistono problemi di connettività; il secondo è diffondere reti mobili di nuova generazione lungo le principali linee di comunicazione nazionali e corridoi transeuropei, realizzando un’infrastruttura radiomobile multi-operatore 5G di proprietà pubblica, con priorità lungo le tratte ad alta velocità, in grado di assicurare copertura con continuità, anche nelle tratte in galleria, con servizi 5G, per migliorare logistica, sicurezza e servizi ai passeggeri.

Il terzo, infine, è contribuire alla realizzazione delle piattaforme digitali necessarie al monitoraggio predittivo delle infrastrutture critiche del Paese, dalla sensoristica ai data-center necessari alla gestione di flussi di dati.

Dunque connessione ultraveloce, capillarità delle linee, monitoraggio delle infrastrutture sensibili.

Una spinta per realizzare le smart roads

L’AD di FS Luigi Ferraris ha sottolineato che la capillarità della rete ferroviaria permetterà di portare la fibra ottica in aree oggi poco o per niente coperte, per migliorare la connettività e diventare così un fattore abilitante di molteplici processi di digitalizzazione.

Il beneficio, quindi, non sarà solo per i viaggiatori, ma anche per imprese, cittadini e, non ultimo, per un più efficace monitoraggio delle infrastrutture ferroviarie e stradali, che per circa 12mila km camminano a poca distanza tra loro.

L’accordo, infatti, darà una ulteriore spinta a sfruttare le sinergie con le reti stradali per realizzare le smart roads.