Pubblicato il 31 Gennaio 2023

Con una nota, la Fit-Cisl ha espresso grande interesse per la presentazione del Piano industriale del Gruppo Fs Italiane e per la riorganizzazione delle società in quattro Poli di business, tra cui Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano. In particolare, l’attenzione è stata rivolta alla creazione del Polo Logistico delle merci, che rivestirà un ruolo sempre più centrale nello sviluppo della mobilità integrata.

Rafforzare il trasporto merci

La Fit-Cisl ha condiviso l’obiettivo ambizioso di raddoppiare la quota di trasporto merci su ferrovia, portandola dall’11% al 30% entro il 2030. Per raggiungere questo obiettivo, si legge nella nota, è necessario dunque rafforzare il trasporto merci su rotaia, sfruttando anche le autostrade viaggianti.

Ma anche, prosegue la nota, “auspicando un sostegno economico del Governo alle imprese che decidono di investire in tale segmento, sull’esempio di quello che avviene in altri Paesi europei a partire dall’Austria. Riteniamo- dice ancora la Fit-Cisl– che il polo logistico delle merci non esprima a pieno le sue potenzialità di coordinamento: non vi è un aumento del trasporto merci su ferrovia all’interno delle società del Polo, anzi, il sistema sembra segnare il passo e non vi sono azioni concrete rivolte alla creazione di partnership in grado di intercettare traffici internazionali e intermodali, né si valorizzano possibili sinergie con i settori marittimo e portuale”.

La Federazione dei trasporti cislina, infine, auspica che vengano intraprese iniziative concrete che segnino una decisiva inversione di tendenza, “in quanto l’intermodalità e lo sviluppo di un trasporto eco-sostenibile passano essenzialmente da un effettivo rilancio del trasporto merci su ferrovia che sembra essere ancora una volta il vero anello debole del Gruppo Fs e quindi dell’intero sistema-Paese”.