Pubblicato il 4 Luglio 2022

Progettare, guidare e sostenere una transizione giusta e inclusiva verso un’economia blu rigenerativa, resiliente e sostenibile, approfondire la conoscenza delle scienze dei mari e degli oceani e fornire soluzioni di ricerca e innovazione orientate all’impatto, favorendo la trasformazione necessaria per un’Unione europea neutrale dal punto di vista climatico, sostenibile, produttiva e competitiva entro il 2030.

Questi gli obiettivi dell’iniziativa “A climate neutral, Sustainable and productive Blue Economy Parternship (SBEP)”, uno dei 49 partenariati che la Commissione europea ha deciso di istituire nell’ambito di Horizon Europe, il 9° Programma quadro per la ricerca e l’innovazione.

L’iniziativa, della quale fanno parte 59 partner di 25 Paesi tra Stati membri e Paesi Associati, potrà contare su un finanziamento di 73 milioni di euro, integrati da 23 milioni della Commissione europea.

L’Italia ha vinto la guida dell’iniziativa e il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) sarà il coordinatore europeo.

La configurazione italiana prevede che MUR e MISE partecipino in qualità di beneficiari, mentre Consiglio Nazionale delle Ricerche, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale partecipino in veste di partner affiliati.

Rafforzare la collaborazione internazionale nei settori marini e marittimi

“L’approvazione della proposta di partnership da parte della Commissione europea dimostra, ancora una volta, come l’Italia sappia farsi promotrice di iniziative all’avanguardia nel campo della sostenibilità e della ricerca applicata ad ambiti di assoluto rilievo come il mare e gli oceani – dichiara la ministra Maria Cristina Messa –. Questo risultato costituisce un tassello fondamentale per implementare le politiche della ricerca e dell’innovazione specie nel bacino del Mediterraneo, sempre strategico e ancora di più in questo momento storico”.

L’iniziativa fornirà soluzioni per rafforzare la collaborazione internazionale nei settori marini e marittimi legati alle strategie dell’UE per il Green Deal e l’Europa digitale, coordinando le priorità scientifiche nazionali, regionali ed europee e contribuendo allo sviluppo di quadri di governance innovativi a beneficio delle comunità costiere.

L’ambizione è lanciare 6 bandi – il primo entro il primo trimestre 2023 – cofinanziati nell’arco di 7 anni per sostenere la programmazione congiunta di ricerca e sviluppo sulle aree tematiche prioritarie, tra cui le piattaforme off-shore, la pianificazione dello spazio marittimo e la pesca e l’acquacoltura sostenibile.