Pubblicato il 23 Giugno 2022

Il 22 giugno il Parlamento Europeo ha approvato a larga maggioranza la relazione sull’Emissions Trading System (ETS) sullo scambio di quote di emissioni.

Soddisfazione da parte della Comunità degli operatori ferroviari europei (CER) per il risultato significativo, che introduce la graduale estensione dell’ETS alle emissioni di tutte le modalità di trasporto, con un passaggio graduale al 100% di di quote all’asta in tutti i settori.

Il provvedimento – spiega il CER in una nota – non solo contribuirà a uniformare le condizioni operative in tutte le modalità di trasporto, ma offrirà un’opportunità unica per ridurre la dipendenza dell’Unione europea dai combustibili fossili importati grazie a una più ampia diffusione delle opzioni di mobilità efficiente dal punto di vista energetico e a una più rapida diffusione delle energie rinnovabili nei trasporti.

Investire i ricavi dell’ETS per promuovere la transizione ecologica

“È essenziale che i ricavi dell’ETS siano pienamente utilizzati per promuovere la mitigazione climatica e una giusta transizione – commenta il direttore esecutivo di CER Alberto Mazzola –. Le ferrovie oggi hanno bisogno di nuove infrastrutture fisiche e digitali. Il completamento della rete TEN-T è l’occasione perfetta per rendere le ferrovie più competitive e i trasporti più ecologici e speriamo che i ricavi di ETS contribuiscano finanziariamente a tali obiettivi”.

I ricavi ETS potranno essere utilizzati per aumentare il trasporto ecologico, anche per quanto riguarda le ferrovie.

Secondo le nuove regole, infatti, almeno il 10% dei ricavi generati dalla vendita all’asta delle quote sarà destinato allo “sviluppo del trasporto pubblico, in particolare del trasporto ferroviario di passeggeri e merci rispettoso del clima”, fornendo opzioni di mobilità pulite e più eque.

Le norme sulle entrate – sottolinea il CER – sono particolarmente tempestive in quanto l’Ue sta discutendo le esigenze di investimento della rete TEN-T. Le entrate dell’ETS fornirebbero ai bilanci dell’Ue e nazionali importi annuali per cofinanziare investimenti in infrastrutture ferroviarie e flotte per mettere in atto i servizi ferroviari richiesti dalla strategia dell’Ue per una mobilità sostenibile e intelligente.