Pubblicato il 26 Gennaio 2022

Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha pubblicato un documento che riassume le riforme più rilevanti introdotte nel corso del 2021. Si tratta di interventi normativi orientati a perseguire gli obiettivi strategici illustrati dal Ministro, Enrico Giovannini, durante la sua prima audizione alle Camere, il 16 marzo 2021.

Fin dall’inizio del nuovo Governo – ha spiegato il ministero con una nota – le scelte riguardanti gli investimenti in infrastrutture e sistemi di mobilità sono andate di pari passo con interventi normativi e riforme destinati a rendere tali investimenti più efficaci in termini di impatto economico e sociale, più semplici in termini procedurali, capaci di ridurre le disuguaglianze territoriali e più sostenibili sul piano ambientale.

Anche nel corso del 2022 verranno introdotte importanti riforme, alcune delle quali previste nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), come la revisione del Codice dei contratti pubblici e gli interventi per aumentare la competitività del sistema portuale, diminuendone l’impatto ambientale.

Inoltre, il Ministero intende proporre una riforma del Traporto Pubblico Locale (Tpl), con un disegno di innovazione normativa che incida su regolazione, governance, modalità di ripartizione dei fondi statali e sulla gestione del servizio.

Alcune riforme sono state inserite nel PNRR, altre sono esterne al Piano. Tutte le riforme inserite nel PNRR e previste concludersi nel 2021 sono state approvate, così come due delle quattro previste per il 2022.

Principali interventi normativi effettuati nel 2021:

  • semplificazione delle procedure per i contratti pubblici relativi agli investimenti e attuazione delle normative preesistenti in tema di commissariamenti di opere “incagliate”;
  • inserimento nei contratti pubblici di condizionalità e premialità a favore di progetti e imprese che si impegnano a favorire l’occupazione femminile e giovanile e ad assicurare la sostenibilità ambientale;
  • potenziamento delle infrastrutture ferroviarie;
  • messa in sicurezza e sviluppo delle infrastrutture stradali e autostradali;
  • sviluppo del sistema della portualità e della logistica integrata;
  • mobilità sostenibile e riforma del Codice della strada;
  • semplificazione della pianificazione per le infrastrutture idriche;
  • rigenerazione urbana e revisione della disciplina urbanistica.

Qui il documento del MIMS