Pubblicato il 18 Aprile 2024

Agid e Dipartimento per la Trasformazione Digitale hanno elaborato e poi pubblicato l’Executive Summary della “Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale2024-2026” in cui l’Italia viene candidata come leader per l’innovazione improntata sull’IA.

La linea strategica prevista per l’Italia si suddivide in quattro rami: Ricerca, Impresa, Pubblica Amministrazione e Formazione.

La Ricerca

La Ricerca tenderà a rafforzare l’ecosistema italiano, sostenendo iniziative come il Partenariato Esteso sull’IA, sviluppare e ampliare linguaggi italiani di grandi dimensioni contemplati nelle normative europee, conquistare talenti e finanziare la ricerca.

Pubblica Amministrazione

Per la Pubblica Amministrazione l’IA servirà a completare la trasformazione digitale del settore.

Saranno adottati progetti pilota che renderanno più semplici i servizi per imprese e cittadini attraverso procurement e applicazioni.  A livello nazionale saranno intraprese iniziative volte a rendere maggiormente efficienti i processi interni.

Imprese

Per le imprese l’Italia prevede di potenziare il settore ICT per elaborare soluzioni di IA.

Per le PMI saranno istituiti fondi appositi per facilitare e sostenere soluzioni di Intelligenza Artificiale. Ai fondi saranno aggiunti laboratori congiunti impresa-ricerca e misure per start-up.

Formazione

Fondamentale sarà la formazione per la quale saranno istituiti corsi di avvicinamento all’IA nelle scuole, lo sviluppo dell’offerta universitaria e l’istituzione di un Dottorato di Ricerca Nazionale in IA.

 Saranno, inoltre, avviati programmi di upskilling e reskilling per lavoratori, e saranno offerti corsi di alfabetizzazione per la cittadinanza.

I requisiti del Piano strategico

Per portare a termine la Strategia saranno necessari: il potenziamento delle infrastrutture, la creazione di un repository nazionale di dataset e modelli, e l’istituzione di una Fondazione per l’IA che coordinerà tutte le fasi.

In conclusione si tratterà di un piano che renderà l’IA un volano di innovazione, con effetti positivi  su competitività, efficienza della PA e competenze digitali diffuse.