Pubblicato il 4 Maggio 2021

Raggiunto un accordo politico provvisorio che fissa in legge l’obiettivo di una Unione europea climaticamente neutra entro il 2050, con l’impegno a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030. A tal fine è stato introdotto un limite di 225 Mt di emissioni CO2.
L’Unione europea mira inoltre a conseguire un volume più elevato di pozzi di assorbimento della rete di carbonio.
Altri elementi dell’accordo provvisorio includono l’istituzione di un comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici, composto da 15 esperti scientifici di alto livello di diverse nazionalità con non più di 2 membri titolari della nazionalità dello stesso Stato membro per un mandato di quattro anni.
Tale comitato indipendente avrà il compito, tra l’altro, di fornire consulenza scientifica e riferire sulle misure dell’UE, sugli obiettivi climatici e sui bilanci indicativi per i gas a effetto serra e sulla loro coerenza con la legge europea sul clima e gli impegni internazionali assunti dall’UE nel quadro dell’accordo di Parigi.

Obiettivi e impegni
I negoziatori hanno convenuto che la Commissione proporrà un obiettivo climatico intermedio per il 2040 e allo stesso tempo, pubblicherà un bilancio indicativo previsto dell’Unione per i gas a effetto serra per il periodo 2030-2050. La Commissione si impegnerà inoltre con settori dell’economia che scelgono di preparare tabelle di marcia volontarie indicative per raggiungere l’obiettivo dell’Unione in materia di neutralità climatica entro il 2050. La Commissione monitorerebbe lo sviluppo di tali tabelle di marcia, faciliterebbe il dialogo a livello dell’UE e condividerebbe le migliori pratiche tra le parti interessate.

L’iter legislativo
L’accordo politico provvisorio sarà soggetto all’approvazione del Consiglio e del Parlamento, per poi passare attraverso le fasi formali della procedura di adozione. L’accordo provvisorio è stato raggiunto dalla Presidenza portoghese del Consiglio e dai rappresentanti del Parlamento europeo, sulla base dei mandati delle rispettive istituzioni.