Pubblicato il 27 Ottobre 2021

Promuovere e sviluppare i nuovi servizi integrati per digitalizzare la mobilità in Italia. Con questo obiettivo si è riunito oggi, in modalità videoconferenza, il tavolo partenariale convocato dal ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale (MITD) e dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), a cui ha partecipato anche il Cluster Tecnologico Nazionale Trasporti Italia che ha inserito il MaaS nel nuovo piano d’azione 2021-23.
L’incontro ha dato il via al confronto sulle tematiche inerenti l’attuazione dell’investimento di 40 M€ del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Mobility as a Service for Italy”.

Al tavolo erano presenti i rappresentanti di associazioni del trasporto passeggeri, associazioni ITS, Conferenza delle Regioni, direzioni ministeriali (MIMS), enti normatori, settore sharing, taxi, ncc e il comparto università e ricerca rappresentato, tra gli altri, dal Cluster Trasporti che raggruppa importanti players coinvolti nel MasS.

L’incontro nasce al fine di promuovere una consultazione pubblica tra i soggetti partecipanti al tavolo per sollecitare un apporto tecnico, informativo e conoscitivo per la realizzazione di una piattaforma nazionale abilitante, capace di fornire servizi utili agli operatori MaaS e agli operatori di trasporto. Tale piattaforma è chiamata “Data Sharing and Service Repository Facilities” (DS&SRF).

Un nuovo concetto di mobilità

Il MaaS-Mobility as a Service è il nuovo concetto di mobilità che prevede l’integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblici e privati da offrire all’utente finale per gestire il proprio viaggio, usufruendo dei vari mezzi di trasporto attraverso un singolo canale digitale accessibile via smartphone o altri strumenti digitali.
Alcuni di questi servizi – già avviati attraverso “piattaforme di intermediazione” – potranno beneficiare dal nuovo progetto nazionale che si basa su un approccio bottom-up con la creazione di operatori MaaS, la sperimentazione, la realizzazione di un Living Lab e la collaborazione fra diversi attori anche in competizione fra loro.

I servizi MaaS coinvolgono un vasto insieme di operatori con interessi anche divergenti: dagli operatori del trasporto passeggeri convenzionale, ai servizi taxi e Ncc, ai servizi di sharing – auto, bike e altri – inclusi, nel prossimo futuro, i servizi basati sulle auto a guida autonoma.
Nella nuova visione di mobilità definita dal MaaS confluiranno i nuovi operatori dei servizi digitali di intermediazione e le start up innovative che, ad esempio, realizzano soluzioni tecnologiche in grado di aggiungere intelligenza alle politiche di selezione e composizione di servizi di trasporto elementari.

La prima parte del progetto prevede la selezione di tre città metropolitane come leader del progetto e sette città in qualità di follower nell’adozione del layer nazionale dati DS&SRF e nella realizzazione di sperimentazioni di servizi MaaS.
Le città leader avranno il compito di coinvolgere gli operatori di trasporto, garantire il monitoraggio e la condivisione dei dati, assicurare il raggiungimento dei KPI europei attraverso la sperimentazione dei servizi MaaS. Successivamente saranno coinvolte altre sette città, le quali sfrutteranno il processo catalizzatore attivato nella prima parte.

I partecipanti al tavolo avranno tempo fino al 17 novembre per inviare i loro contributi.