Pubblicato il 13 Giugno 2022

Sviluppare soluzioni e innovazioni tecnologiche per accelerare e rendere equa la transizione verso le ‘carbon neutral cities’; abbattere le emissioni inquinanti della mobilità urbana, del trasporto pubblico locale e della logistica; superare i mezzi a combustione interna della mobilità di persone e merci attraverso l’uso di batterie innovative.

Il processo di transizione ecologica e digitale in corso ha bisogno di individuare soluzioni innovative e tecnologiche per le infrastrutture e i sistemi di mobilità anche rafforzando i processi di ricerca e formazione.

Con questo obiettivo il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) e il Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) rafforzano la collaborazione grazie al protocollo di intesa che prevede una cooperazione congiunta in ricerca e formazione universitaria, dottorale e professionalizzante per favorire la transizione della mobilità e delle infrastrutture verso gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni al 2030 e di decarbonizzazione al 2050, in linea con il Green Deal europeo e l’Agenda 2030 dell’Onu.

“Per accelerare il cambio di paradigma verso lo sviluppo sostenibile nei settori delle infrastrutture e della mobilità, e in particolare per vincere la grande sfida incorporata nel pacchetto europeo ‘Fit for 55’, è essenziale il contributo della ricerca per individuare le soluzioni tecnologiche più innovative – ha spiegato il ministro Giovannini –. La collaborazione tra Mims e Mur deve essere potenziata per agevolare la transizione ecologica e digitale soprattutto con la formazione di professionalità in grado indirizzarla e gestirla in modo efficace nei prossimi anni”.


Carburanti alternativi, sistemi di ricarica, nuovi materiali

“Per affrontare le sfide della sostenibilità il contributo delle competenze e della ricerca è fondamentale, in particolare nella scoperta di soluzioni tecnologiche innovative che consentano all’Italia di essere sempre più competitiva senza incidere negativamente sull’ambiente – spiega la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa –. In tutte le azioni del Pnrr sulla ricerca gestite dal Mur il vincolo di contribuire, per contenuti e risorse, alla transizione ecologica, è trasversale e tutti i progetti devono prevedere quote orientate in tal senso. Solo lavorando insieme e facendo sistema raggiungeremo gli obiettivi fissati”.

Tra gli ambiti di ricerca e collaborazione tra i due Ministeri ci saranno la ricerca di soluzioni per abbattere i costi di produzione, trasporto e distribuzione di carburanti energetici alternativi, come l’idrogeno e i combustibili sintetici; la sperimentazione di sistemi di ricarica dinamica nelle reti stradali e autostradali; integrazione di sistemi di produzione, stoccaggio e conversione di energia a basse emissioni sul ciclo di vita di grandi infrastrutture come i porti e gli aeroporti.

Inoltre, per migliorare la sicurezza e la sostenibilità delle infrastrutture, i settori di ricerca indicati nel Protocollo riguardano la progettazione e realizzazione di soluzioni avanzate di monitoraggio, come sensori, satelliti e sistemi digitali innovativi, la sperimentazione di metodologie per la costruzione e l’adattamento degli edifici esistenti al modello degli ‘Zero Emission Building’ anche per l’auto-produzione di energia, la conversione elettrica sostenibile del riscaldamento residenziale e dei distretti industriali, lo sviluppo di nuovi materiali, in particolare biomateriali.


Progetti formativi e corsi di dottorato

La collaborazione tra i due Ministeri per le attività di ricerca e formazione è finalizzata anche ad aumentare la resilienza dei sistemi idrici e ad abbattere le dispersioni, a sviluppare progetti di riconversione industriale verso l’efficienza energetica nei settori dove i processi di trasformazione sono già in atto, come quello degli idrocarburi e dell’automotive.

I Ministeri avvieranno una collaborazione rafforzata per mappare competenze e capacità degli enti di ricerca e delle università sui temi oggetto dell’intesa, coordineranno iniziative comuni sui temi della ricerca, dell’innovazione e della formazione, avvieranno corsi di dottorato, per garantire una maggiore aderenza alle esigenze professionali del mercato del lavoro, e progetti formativi che offrano l’opportunità di esperienze concrete per studenti, dottorandi e dottorati. Le attività e le iniziative si realizzeranno con la sottoscrizione di Accordi operativi tra Mims e Mur che possono coinvolgere anche altri soggetti istituzionali.

Per favorire e coordinare l’attuazione del protocollo e proporre le azioni congiunte è prevista la costituzione di un Comitato di indirizzo, composto dai due Ministri (o loro delegati) e da due rappresentanti per ciascun Dicastero.