Pubblicato il 22 Luglio 2022

Contribuire a favorire la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili e da energia elettrica di rete e attività legate all’idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4% per l’idrogeno e del 70% per i combustibili sintetici a base di idrogeno rispetto a un combustibile fossile di riferimento.

Al via il Piano Operativo di Ricerca (POR) sull’idrogeno verde messo a punto dall’Enea e finanziato dal ministero della Transizione Ecologica con un contributo di 110 milioni di euro, pari a circa il 70% dei fondi del PNRR per la ricerca sull’idrogeno.

Enea, in collaborazione con CNR e RSE, avrà il compito di svolgere attività di ricerca, sviluppo e innovazione nell’intera catena del valore del vettore energetico che comprende produzione, stoccaggio, distribuzione e usi finali.

Per raggiungere questo obiettivo, il POR ripartisce le risorse in:

  • 40 milioni di euro per produzione di idrogeno verde e pulito

  • 30 milioni di euro per tecnologie di stoccaggio, trasporto e trasformazione in derivati ed e-fuel

  • 30 milioni di euro per celle a combustibile destinate ad applicazioni stazionarie e di mobilità

  • 10 milioni di euro per sistemi intelligenti di gestione integrata in grado di migliorare la resilienza e l’affidabilità delle infrastrutture energetiche basate sull’idrogeno.

Il ruolo di Enea, CNR, RSE

“Si tratta di un risultato di assoluto rilievo – sottolinea Giorgio Graditi, direttore del Dipartimento Enea di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili e responsabile per l’Agenzia del ‘POR idrogeno’ – che ha richiesto la messa a sistema di competenze e di esperienze multi-interdisciplinari, laboratori e infrastrutture, con l’obiettivo di massimizzare le ricadute delle attività di ricerca previste, per favorirne il trasferimento tecnologico alle filiere industriali e manifatturiere. In particolare, Enea, attraverso il Dipartimento di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili, ha dato un contributo fondamentale per arrivare alla definizione, prima, dell’Accordo di Programma firmato a maggio con il ministero della Transizione Ecologica e, ora, di questo Piano Operativo di Ricerca”.

Dei 110 milioni di euro del finanziamento complessivo, 75 milioni di euro spetteranno all’Enea, che avrà la responsabilità dell’attuazione del Piano e del coordinamento delle attività, 20 milioni al CNR e 15 milioni di euro a Ricerca sul Sistema Energetico – RSE SpA.

“Questa iniziativa scientifica – aggiunge Graditi – contribuirà a rafforzare ulteriormente la cooperazione con il CNR e RSE e a garantire un coordinamento organico con gli obiettivi di Mission Innovation e della Ricerca di Sistema elettrico la cui programmazione 2022-2024 è in fase d’approvazione, a valle della consultazione pubblica. In questo modo, saremo in grado di perseguire con maggiore efficacia i traguardi di decarbonizzazione fissati dal PNRR e dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima”.

Una volta concluse le attività di ricerca entro il 2025, ENEA, CNR e RSE si occuperanno di diffondere e trasferire i risultati conseguiti a beneficio dell’industria italiana.