Pubblicato il 8 Novembre 2021

L’ERTMS-European Rail Transport Management System, il più evoluto sistema per la supervisione e il controllo della marcia dei treni, sarà integrato nel servizio ferroviario di Sicilia, Lazio e Abruzzo e Umbria. Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha aggiudicato, per un importo di circa 500 milioni di euro con un ribasso del 4,5%, la gara d’appalto per la progettazione e la realizzazione del sistema.

L’European Rail Transport Management System favorisce l’interoperabilità tra operatori ferroviari provenienti da diverse nazioni e migliora le prestazioni, permettendo il passaggio di un numero maggiore di treni e contribuendo a una maggiore puntualità.

La tecnologia, applicata finora all’alta velocità, è adattabile a tutte le tipologie di linee. Verrà estesa sia alle linee regionali che alle altre linee grazie al parallelo e coordinato attrezzaggio dei treni. Questo porterà un effetto positivo sia sul piano paesaggistico, grazie all’eliminazione dei sistemi di segnalamento che oggi costeggiano i binari, che su quello ambientale, per il risparmio energetico che il sistema permette regolando al meglio la velocità, l’accelerazione e la frenatura dei treni.

I lavori saranno eseguiti da un raggruppamento di imprese che vede come capofila Hitachi Rail e imprese mandanti Alstom Ferroviaria e Ceit, costituite in associazione temporanea.

Il bando interesserà circa 700 chilometri di linee ferroviarie

Il bando rappresenta il primo tassello dei progetti tecnologici finanziati dal PNRR e interesserà circa 700 chilometri di linee ferroviarie. In particolare, saranno attrezzati con la nuova tecnologia circa 480 chilometri di binari in Sicilia, 150 chilometri delle Ex Ferrovia Centrale Umbra e gli 80 chilometri della linea Roccasecca-Avezzano.

Gli interventi rappresentano il 50% del primo obiettivo indicato dall’Unione Europea per la realizzazione dei progetti tecnologici finanziati dal PNRR, quello di attrezzare 1.400 chilometri di linee ferroviarie con il sistema ERTMS entro dicembre 2024. Un piano che prevede complessivamente quasi 3 miliardi di euro per l’implementazione di questa tecnologia su oltre 3.400 chilometri di rete entro il 2026, in coerenza con l’obiettivo di RFI di installare il sistema su tutti i 16.700 chilometri di linea.