Pubblicato il 11 Gennaio 2022

Sono quattro le priorità per il 2022 che il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha indicato nella direttiva “Indirizzi generali per l’attività amministrativa e la gestione per l’anno 2022”, emanata in questi giorni:

  • Aumento della sicurezza delle infrastrutture, della mobilità e delle persone;
  • Sviluppo di infrastrutture sostenibili e resilienti, anche alla luce dei cambiamenti climatici;
  • Aumento dell’efficienza e della sostenibilità del sistema dei trasporti;
  • Miglioramento dell’efficacia dell’azione del Ministero e gestione sostenibile delle sue strutture.

Per ognuna delle priorità sono stati decisi gli obiettivi strategici e operativi per ogni Centro di responsabilità amministrativa, cioè i dipartimenti del Mims, il Consiglio superiore dei lavori pubblici e il Comando generale delle capitanerie di porto.

Nella Direttiva sono poi definiti i programmi di azione dettagliati, i tempi per la loro realizzazione, i risultati attesi e gli indicatori per la loro verifica, le risorse finanziarie, umane e strumentali.

Lo sviluppo sostenibile al centro delle politiche e delle azioni delle pubbliche amministrazioni

“Fissare le priorità e gli obiettivi strategici e monitorare i tempi di realizzazione delle azioni previste è fondamentale per la buona gestione delle attività di un ministero complesso, in particolare per l’attuazione degli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dal Piano Complementare, oltre che dalle risorse stanziate nella Legge di Bilancio – ha sottolineato il Ministro Giovannini -. Le priorità per il 2022 confermano l’impegno del Ministero per aumentare la sicurezza delle infrastrutture, della mobilità e delle persone, sviluppare infrastrutture sostenibili e resilienti, accrescere l’efficienza e la sostenibilità del sistema dei trasporti, operare in modo efficiente a supporto del sistema economico e sociale, raggiungere gli obiettivi del Pnrr nei termini previsti. Perseguiamo una visione che pone lo sviluppo sostenibile al centro delle politiche e delle azioni delle pubbliche amministrazioni, anche per contribuire a rafforzare la ripresa economica e sociale. Una visione che si ispira ai principi dell’Agenda 2030 dell’ONU e ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, al nuovo approccio politico-strategico della Commissione europea e agli orientamenti del Governo sulla transizione ecologica e digitale, la lotta alle disuguaglianze, a partire da quella di genere, e la semplificazione amministrativa, in coerenza con il Next Generation EU e con il Pnrr”.