Pubblicato il 19 Luglio 2021

Industria, università, centri di ricerca e di competenza 4.0 e istituzioni piemontesi si sono unite per sviluppare a Torino, il Polo Nazionale della Mobilità Sostenibile e della Manifattura.

Il Politecnico guiderà lo sviluppo del progetto esecutivo del Polo che prevede la realizzazione, nell’area TNE, della struttura edile, delle aule didattiche e dei laboratori, al fine di offrire alle imprese i servizi di formazione, di ricerca finalizzata e applicata e di trasferimento tecnologico, di networking e di contaminazione tra tecnologie e competenze, anche grazie alla co-location delle aziende.

Il CIM – Competence Industry Manufacturing 4.0, con il contributo di Camera di Commercio di Torino, API e Unione Industriale, coordinerà tutti i servizi che caratterizzeranno il nuovo Polo della Mobilità Sostenibile e della Manifattura.

La disponibilità dei primi spazi definitivi del Polo è prevista indicativamente entro il 2023.

I primi 40 milioni di euro, fondamentali per l’avvio del progetto, sono disponibili grazie ad un contributo della Regione Piemonte, un finanziamento della Camera di commercio di Torino e fondi previsti dal MISE.

Il Polo sarà organizzato secondo un modello “Hub & Spoke” (Centro con Connessioni a Rete) coordinato dal Politecnico di Torino, con Hub principale a Torino connesso a realtà di eccellenza in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Campania, Abruzzo, Toscana, Puglia, Basilicata e Sicilia.

I servizi del Polo Nazionale della Mobilità Sostenibile e della Manifattura
Il polo punta a fornire i seguenti servizi:

  • formazione continua attraverso le lauree professionalizzanti, percorsi ITS, Accademy e Learning Hub per i lavoratori e per il mercato del lavoro con il coinvolgimento del Politecnico, dell’Università, della Scuola Camerana, Skillab, API Formazione, CIM4.0, etc;
  • ricerca finalizzata, attraverso iniziative e attività di ricerca del Politecnico, dell’Università e di altri Centri di Ricerca pubblici e privati nel settore della Mobilità Sostenibile e dell’Industria 4.0;
  • ricerca applicata, trasferimento tecnologico, innovazione di prodotto e processo attraverso l’attività di tutti gli enti di ricerca pubblici e privati nel settore della Mobilità Sostenibile e della Manifattura;
  • networking attraverso strategie di comunicazione, organizzazione e gestione di eventi B2B in cui saranno coinvolte realtà come il Mesap, Torino Wireless, CIM4.0, DIH Piemonte, etc;
  • co-location di imprese attraverso lo sviluppo di un ecosistema industriale territoriale con incubazione e accelerazione che coinvolgerà grandi aziende, PMI e start up legate all’industria 4.0.

Hanno già dato la loro disponibilità I3P, 2I3T, Innovation Center di Intesa Sanpaolo, OGR Tech, Torino City Lab.

Ricerca applicata per prodotti e soluzioni dall’alto valore tecnologico

“Quando si riesce a fare sistema tra formazione, servizi alle aziende e ricerca applicata si creano le condizioni ottimali per realizzare progetti di sviluppo come quello del Polo della Mobilità Sostenibile e della Manifattura – ha commentato il Rettore del Politecnico Guido Saracco -. Nel Polo di Mirafiori, imprese italiane e internazionali troveranno ricerca applicata di alto livello, accompagnata anche dalla possibilità di formare il proprio personale con le competenze necessarie per implementare questa innovazione; potranno testare prodotti e soluzioni dall’alto valore tecnologico, essere in rete con grandi aziende, PMI e startup, incubare, accelerare ed essere parte di un modello di sviluppo industriale unico nel suo genere. La possibilità di ripartire dall’automotive e dalla manifattura, due ambiti storicamente trainanti per l’economia del territorio, rappresenta una grande chance per Torino, per il Piemonte e per tutto il Paese che oggi deve fondare la propria ripresa economica su un modello di sviluppo tecnologico di eccellenza, come quello che potremo mettere in campo a Mirafiori”.