Pubblicato il 1 Ottobre 2025
Quale direzione prenderà il trasporto merci in Italia nei prossimi anni? Di fronte alle sfide della transizione ecologica, della digitalizzazione e della crescente domanda di efficienza nella logistica, il tema dell’intermodalità diventa sempre più centrale.
A discuterne sono stati i protagonisti della Digital Round Table di Radio 24 “Trasporti: le nuove frontiere della multimodalità per le merci”, svoltasi ieri a Milano e trasmessa in streaming. L’incontro ha riunito rappresentanti istituzionali, esperti del settore e imprese, con l’obiettivo di delineare una visione strategica per il futuro della logistica italiana, in un contesto europeo sempre più orientato alla sostenibilità e all’innovazione.
Ad aprire i lavori della Digital Round Table è stato Ennio Cascetta, presidente del Cluster Nazionale Tecnologico dei Trasporti e coordinatore scientifico dell’Osservatorio del MOST, che ha tenuto la relazione introduttiva. Il suo intervento ha posto le basi per il confronto, evidenziando le sfide e le opportunità legate all’evoluzione della mobilità delle merci in Italia, tra digitalizzazione, sostenibilità e nuovi modelli logistici. A seguire, sono intervenuti in presenza e in collegamento remoto rappresentanti istituzionali, esperti e attori chiave del settore per analizzare i diversi scenari futuri del trasporto merci nel nostro Paese, nello specifico:
Enrico Finocchi, presidente del Comitato Centrale dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori, Alessandro Smania, direttore marketing e comunicazione di MAN Truck & Bus Italia, Davide Bordoni, amministratore unico di RAM – Logistica, Infrastrutture e Trasporti, Sabrina De Filippis, amministratore delegato e direttore generale di FS Logistix e Leopoldo Destro, delegato del presidente di Confindustria per i Trasporti, la Logistica e l’Industria del Turismo.
L’intermodalità rappresenta oggi un elemento chiave per costruire una supply chain moderna, efficiente e sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico. Tuttavia, affinché possa esprimere appieno il suo potenziale, è indispensabile realizzare alcune condizioni fondamentali: investimenti infrastrutturali mirati, integrazione operativa tra le diverse modalità di trasporto e un significativo avanzamento nei processi di digitalizzazione.
In attesa che queste condizioni vengano pienamente attuate, il trasporto su strada continua a rappresentare l’asse portante della logistica nazionale.
Nel suo intervento introduttivo, il professor Ennio Cascetta ha evidenziato come la movimentazione delle merci su gomma sia attualmente in una fase di espansione. Tra il 2019 e il 2025, il traffico stradale ha registrato una crescita del 5%, toccando livelli record, anche grazie all’aumento della domanda generata dall’e-commerce.
“Lo scorso anno si è registrato il più alto flusso di mezzi per il trasporto merci della nostra storia. Tutto questo anche grazie alla crescita dell’e-commerce. La mobilità cresce e non mostra segnali di recessione. E l’intermodalità è una delle opzioni da scegliere ma solo per le lunghe distanze”- ha spiegato Cascetta.
Nel suo intervento, Ennio Cascetta ha sottolineato come il settore dei trasporti stia attraversando una fase di cambiamento profondo, paragonabile a una vera e propria settima rivoluzione industriale. Una trasformazione storica che, secondo il presidente del Cluster Trasporti, non è ancora pienamente percepita nella sua portata. Al centro di questa rivoluzione si trovano tre transizioni dirompenti: la decarbonizzazione, che impone un ripensamento radicale dei motori, delle fonti e dei processi di produzione dell’energia; lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e dell’automazione applicata ai veicoli, che apre scenari di grande impatto – come il futuro utilizzo di truck platooning notturni per ridurre la congestione stradale; e infine la digitalizzazione dei servizi logistici, resa possibile dall’integrazione tra telecomunicazioni avanzate e piattaforme digitali, sempre più centrali nell’economia dei trasporti.
Questi elementi, se messi in sinergia, possono generare una trasformazione profonda nella movimentazione delle merci, migliorandone l’efficienza, la sostenibilità e la competitività a livello europeo.
Nel corso della Digital Round Table, i rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e dell’industria dei trasporti hanno offerto uno sguardo articolato sulle principali sfide e opportunità che il comparto della logistica e del trasporto merci si trova ad affrontare. Dai nodi strutturali all’urgenza della digitalizzazione, fino alla transizione ecologica, è emersa una visione condivisa sulla necessità di rafforzare il sistema logistico nazionale attraverso innovazione, regole certe e una maggiore integrazione tra pubblico e privato. Ecco, in sintesi, i principali spunti emersi dagli interventi.
Enrico Finocchi (Presidente Albo Nazionale Autotrasportatori) ha evidenziato il ruolo centrale del trasporto su strada, che movimenta circa l’80% delle merci in Italia. Il settore è composto da oltre 100mila imprese, molte delle quali di piccole dimensioni, ma sta vivendo un processo di aggregazione e strutturazione. L’autotrasporto rimane essenziale per la flessibilità del mercato, ma richiede regole chiare e controllo: dal 2021, oltre 37mila imprese sono state verificate e più di 28mila hanno subito provvedimenti per irregolarità, a tutela di un sistema più affidabile e trasparente.
Leopoldo Destro (Delegato Confindustria per Trasporti e Logistica) ha posto l’accento sulla necessità di maggiore integrazione tra industria e logistica. Ha criticato l’ampio ricorso al “franco fabbrica” in Italia, che affida la gestione del trasporto ai clienti esteri, indebolendo il controllo sulla catena del valore. Ha auspicato un cambio di paradigma verso una logistica più integrata e strategica per la competitività nazionale.
Sabrina De Filippis (AD FS Logistix) ha parlato delle difficoltà attuali del trasporto ferroviario merci, legate ai lavori di ammodernamento della rete che dureranno fino al 2027. In questo contesto, ha ribadito l’importanza di un approccio collaborativo tra attori della filiera e di investimenti in hub intermodali e digitalizzazione, come previsto dal piano industriale di FS.
Davide Bordoni (Amministratore unico RAM) ha illustrato gli sforzi verso la digitalizzazione della logistica. Ha ricordato il bando del MIT da 157 milioni di euro e il progetto della Piattaforma Logistica Digitale Nazionale, fondata su interoperabilità, riuso, autonomia e sicurezza. Ha sottolineato i progressi nei Port Community System, già attivi in 16 porti italiani, e l’apertura delle imprese al cambiamento tecnologico.
Alessandro Smania (Marketing MAN Truck & Bus Italia) ha affrontato il tema della transizione ecologica nel trasporto su gomma. Il diesel resta predominante, mentre l’elettrico fatica a diffondersi per mancanza di infrastrutture. L’idrogeno rappresenta una soluzione promettente, soprattutto per i trasporti pesanti e speciali, ma ha ancora costi elevati e problematiche legate alla produzione “green”.
Dalla Digital Round Table è emersa una consapevolezza condivisa: il futuro della logistica e del trasporto merci in Italia passa da una trasformazione strutturale profonda, che non può prescindere dall’innovazione tecnologica, dalla sostenibilità ambientale e da una maggiore integrazione tra le modalità di trasporto.