Pubblicato il 7 Luglio 2020

Rinnovate le cariche del Cda di IAMInnovazione Automotive e Metalmeccanica, soggetto gestore del Polo Innovazione Automotive.

Con i nuovi consiglieri eletti, IAM va ulteriormente a rafforzare la mission del Polo Automotive, che si pone quale soggetto di riferimento del sistema automotive, in tutti i suoi componenti.

Insieme alla conferma dei consiglieri uscenti, Massimo Casali, Francesco Marfisi, Giuseppe Ranalli, e Paolo Raschiatore, sono stati eletti Roberto Cipollone, Enrico Pisino e Marcello Vinciguerra. Il neo eletto Cda ha confermato la carica al presidente uscente, Giuseppe Ranalli, che ha saputo dare un’ulteriore spinta verso l’innovazione e la ricerca a tutte le aziende aderenti.

Massimo Casali per il gruppo Fca Italy e Vinciguerra per la Honda rappresentano il sistema delle Grandi imprese, sia per il comparto 4 che 2 ruote, con i due principali player in Europa per i veicoli commerciali leggeri da un lato e per le moto e gli scooter dall’altro. I consiglieri Marfisi, amministratore del gruppo Marfisi, Ranalli amministratore di Tecnomatic e Raschiatore amministratore di Vision Device, rappresentano le PMI. A completare il cda, ci sono poi Roberto Cipollone per l’Università degli Studi dell’Aquila ed Enrico Pisino, che dopo una lunga carriera in Fiat prima e, in Chrysler e FCA poi, è attualmente CEO del Competence Center CIM4.0 (Competence Industry Manufacturing 4.0).

“Nel ringraziare i consiglieri uscenti Gilberto Candeloro, Francesco Parasiliti e Nello Rapini – ha sottolineato il Presidente Ranalli – do il benvenuto ai nuovi eletti. Sono molto grato della fiducia confermata, e continuerò ad impegnarmi nella stessa direzione già intrapresa nel corso del mandato di presidente di IAM. Credo fortemente nella necessità di migliorare le competenze e la qualità, investire nella ricerca e in Industry 4.0 e cercare di rafforzare il made in Italy. Solo così – conclude – continueremo a dare prestigio e rilancio al sistema automotive, che in Abruzzo rappresenta il cuore pulsante e il motore dell’economia regionale”.