Pubblicato il 3 Gennaio 2017

Il 2 gennaio ha riaperto lo sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi previsti dalla cosiddetta Nuova Sabatini, strumento agevolativo disposto con decreto del MISE lo scorso 22 dicembre, introdotto dal decreto-legge n. 69/2013 e finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI) che intendono investire in beni strumentali. L’obiettivo è quello di incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale anche tramite l’innovazione di processo e/o di prodotto. I contributi vengono concessi nella misura del 2,75% annuo, secondo le modalità fissate nel Decreto interministeriale, 25 gennaio 2016 e nella Circolare direttoriale 23 marzo 2016, n. 26673.

La riapertura è connessa alle nuove risorse finanziarie individuate dalla Legge di bilancio 2017 (cfr. contenuti correlati), la quale ha previsto, oltre al nuovo stanziamento finanziario pari a 560 milioni di euro per la proroga dell’apertura dello sportello, anche la possibilità di accedere ad un contributo maggiorato del 30% per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

L’enorme successo riscosso dallo strumento agevolativo nel mondo imprenditoriale infatti ha determinato sia la proroga di due anni – al 31 dicembre 2018 – per la concessione del contributo del 2,75% annuo sugli investimenti ordinari, sia la possibilità di accedere ad un contributo maggiorato del 30% – quindi al 3,575% annuo – per la realizzazione di investimenti in tecnologie digitali.

La Nuova Sabatini rappresenta uno strumento agevolativo di estremo rilievo per l’ammodernamento e la crescita del sistema produttivo italiano. Ad oggi, infatti, sono oltre 19.000 le domande di agevolazione presentate dalle piccole e medie imprese, per un ammontare di contributo concesso superiore a 360 milioni di euro.

Altra novità prevista dalla manovra, la somma a disposizione della Cassa depositi e prestiti per la Garanzia è incrementato di 7 miliardi di euro. Ecco quindi le risorse previste per i prossimi anni dalla manovra: 28 milioni di euro per il 2017, 84 milioni per il 2018, 112 milioni all’anno dal 2019 al 2021, 84 milioni per il 2022, e 28 milioni per il 2023. Questi finanziamenti sono concessi a micro, piccole e medie imprese (escluse quelle del settore finanziario), con sede operativa in Italia, iscritte la Registro delle imprese, nel pieno esercizio dei propri diritti, non destinatarie di aiuti europei e non in situazione d’impresa in difficoltà.